Il divo filantropo che fonda ospedali cantando dal vivo

Lo show di Sumeet Tappoo finanzia cure gratuite agli svantaggiati

Il divo filantropo che fonda ospedali cantando dal vivo
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Detta così, c'è quasi da non crederci: un divo di Bollywood stasera canta al Teatro Blu di Milano per l'assistenza gratuita alle comunità svantaggiate in India e nel mondo. Di più: non è un concerto di generica «sensibilizzazione» ma proprio tutto il ricavato sarà devoluto alle iniziative sanitare gratuite della Missione Umanitaria Globale in India e in altri cento paesi del mondo.

In particolare, si parla della nascita di un nuovo ospedale da 600 posti a Muddenahalli in Karnataka (India) che sarà inaugurato a novembre diventando il più grande ospedale gratuito su scala globale. Il divo in questione si chiama Sumeet Tappoo, è ovviamente pressoché sconosciuto agli italiani ma ha pubblicato oltre 70 tra album e singoli, è una celebrità non solo in India ma pure ovunque ci sia una diffusa comunità indiana. Nato alle Fiji nel 1978, ha un curriculum che difficilmente si ritrova in una popstar occidentale: si è laureato in management e ha fatto un master in business administration. A 8 anni ha tenuto il suo primo concerto e, da allora, ne ha collezionati oltre mille dall'India agli Stati Uniti passando per Brasile, Argentina, Emirati Arabi, Australia, Sudafrica, Indonesia eccetera eccetera.

Insomma, Sumeet Tappoo non è soltanto la ricca star di Bollywood che vernicia la propria carriera con una patina solidale tanto per darsi un tono. È il direttore della Ong Sai Prema Foundation Fiji che ha realizzato lo Sri Sathya Sai Sanjeevani Children's Hospital, che è il primo ospedale pediatrico cardiologico del Sud Pacifico che ha già realizzato centinaia di interventi cardiologici gratuiti su pazienti minori. «Quando la musica e il servizio sociale convergono, creano un'energia divina che risuona. Questo è il cuore della nostra missione», ha detto lui che è nel bel mezzo di un tour europeo nel quale ogni concerto ha lo stesso obiettivo.

Un po' santone. Un po' popstar.

Infine, a dirla tutta, anche la qualità musicale non è proprio secondaria, come si è visto anche durante l'esibizione al Nuovo Roxy Bar di Red Ronnie. Sumeet Tappoo ha cantato con una band raffinata che suonava strumenti legati alla tradizione indiana. E anche stasera sul palco del Teatro Blu questo divo filantropo al suo fianco avrà tutta la propria band di Mumbai.

Insomma, un evento fuori dai grandi circuiti mainstream che però diventerà una calamita per chiunque appartenga alla comunità indiana in Italia ma non solo. In fondo il repertorio di questo artista è uno spaccato fedele di una tradizione musicale che arriva dalla notte dei tempi e che potrebbe incuriosire anche a chi non la conosce. Dopotutto è pure a fin di bene.

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