Ducati nuova, problemi vecchi: Valentino 11°

MotoGp d'Olanda: Simoncelli in pole per la seconda volta consecutiva. Però mette le mani avanti: "Ogni volta che faccio un buon risultato in prova il giorno dopo è un flop". Valentino Rossi: "Non riesco a scaldare le gomme. Sono deluso". 

Ducati nuova, problemi vecchi: Valentino 11°

I capricci del cielo di Assen e la lunga giornata di prove sullo spettacolare tracciato del Gp d’Olanda, hanno confermato una volta di più quali siano i valori in campo nella stagione 2011. Bella la conferma di Marco Simoncelli, che dopo la pole del tanto chiacchierato Gp della Catalogna, ormai passato alle cronache per le minacce di morte ricevute dal pilota di Coriano e per la scorta dei «Mossos d’Esquadra» di Barcellona, è riuscito a imporsi anche ad Assen. Marco nelle due prove libere disputate ha avuto ben pochi rivali attendibili e il suo 1’34”718 è decisamente un bel lavoro. «Sono veramente soddisfatto di questa pole - ha commentato - adesso spero di fare una bella gara. Ogni volta che faccio un buon risultato in prova, poi il giorno successivo non si trasforma in qualcosa di buono. Io e la mia squadra, che lavora bene e sodo, ci meritiamo un buon risultato».
Bello il secondo tempo di Ben Spies. L’americano della Yamaha, come Marco Simoncelli, lo scorso anno era un «rookie», un debuttante nella massima categoria. A differenza di molti piloti della Motogp, Spies non ha fatto la gavetta nelle altre classi Gp, ma viene dalle derivate di serie, di cui ha vinto il titolo iridato nel 2009, senza quasi avere rivali. Dopo un anno di apprendistato al team Tech3 - privato Yamaha - ha fatto il salto in prima squadra e, dopo solo sei gare, si permette di mettere le sue ruote davanti a quelle del suo compagno di squadra, che è il campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, ieri solo quarto.
Per Stoner, terzo e in prima fila, il discorso è diverso. Con quattro vittorie, un terzo posto e uno zero in classifica, per lui vale solo la continuità.
Discorso diverso in casa Ducati. La mano al buio fatta con la Desmosedici Gp11.1, non ha fatto raccogliere il piatto per ora, anzi sembra che Rossi, nelle qualifiche, abbia quasi finito le fiches. L’11° tempo non se lo aspettava nessuno. I proclami della vigilia su una moto nata dalle indicazioni di Valentino, facevano presagire un risultato migliore, che è arrivato solo giovedì, in condizioni di bagnato. «Siamo un po’ delusi - ha ammesso lo stesso Rossi - anche perché dopo le libere e i test passati (fatti con la versione 1000, ndr), pensavamo di andare meglio. Sull’asciutto abbiamo avuto qualche problema, in mattinata non era male, ma nel pomeriggio ho fatto molta fatica a migliorare i tempi, quindi siamo assai indietro. È una moto nuova e bisognerà capire il perché». I problemi, non sembrano anche nel caso della GP11.1 diversi da quelli della precedente versione. «Sono molto lento in tanti punti della pista - afferma Rossi - e proprio non riesco a guidare bene, quindi in gara cercheremo di fare delle altre cose. Noi con la Ducati facciamo sempre un po’ fatica a portare in temperatura le gomme, questo problema lo abbiamo avuto anche a Silverstone dove c’erano condizioni simili. Sicuramente il freddo non ci aiuta, però gli altri le gomme riescono a metterle in temperatura e noi dobbiamo cercare di capire il perché».
Essere preceduti da un debuttante come Abraham che ha a disposizione una Ducati Gp11 praticamente standard (con ancora la carena con le ali laterali, scartata da Rossi nei primi test di Sepang a febbraio), non aiuta il morale.

«Eh sì, c’è anche Hayden davanti - si rammarica Rossi -. Abraham comunque mi pare stia andando forte e sta guidando bene anche la moto vecchia, ma è irrilevante. In gara dovrebbe piovere, speriamo di fare un risultato come sotto la pioggia in prova».

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