E gli stranieri «portano via» un miliardo l’anno

Aumenti record per le rimesse degli immigrati in Lombardia. In otto anni sono cresciute del 663,93%, arrivando a toccare quota 1 miliardo 303 milioni e 528mila euro inviati all’estero nell’arco di dodici mesi.
Stando a una ricerca della Fondazione Leone Moressa, basata sui rapporti periodici di Bankitalia, solo in provincia di Milano l’incremento tra il 2000 e il 2008 è stato del 565,3%, anche se la variazione più netta nella nostra regione si registra a Pavia: +4.801,3%, cioè 48 volte di più in otto anni. Un dato che, a differenza degli osservatori Ismu, tiene conto solo dei canali regolari come banche, poste e agenzie di money transfer, escludendo tutte le reti informali molto utilizzate soprattutto dai clandestini.
La crescita risulta comunque vertiginosa in tutta la Lombardia. A Sondrio è del 3.537,1%, mentre supera quota 1000% anche in altre cinque province della nostra regione: Bergamo (2.281,1%), Como (2.022,1%), Lodi (1.721,4%), Mantova (1.591%) e Brescia (1.196,5%). Incremento sopra la media lombarda anche a Lecco, con il 704,4%, seguita da Varese (439,7%) e Cremona (105,6%). In totale la cifra inviata all’estero dagli immigrati che vivono in Lombardia è stata di oltre un quinto (il 20,43%) del totale nazionale. Risultando seconda solo a quella del Lazio, a quota 1 miliardo 774 milioni e 656mila euro (il 27,81%).
E se in proporzione al Pil non raggiunge ancora livelli consistenti (0,4% nella nostra regione, contro lo 0,41% della media italiana), ogni immigrato presente in Lombardia in un anno ha inviato al suo Paese d'origine 1.599 euro. Una somma che a Milano raggiunge quota 2.506 euro, cioè oltre 200 euro al mese. Al secondo posto Bergamo, con 1.172 euro, seguita da Brescia con 990.
Come somma pro capite Milano si posiziona all'ottavo posto in Italia, distanziata da Prato dove ogni extracomunitario invia a casa 14.858 euro l'anno, anche se in termini assoluti la metropoli lombarda è seconda solo a Roma. Ben 862 milioni e 825mila euro le rimesse totali all'ombra della Madonnina, oltre la metà del totale regionale e il 13,5% di quello nazionale. Non di poco conto anche i 132 milioni e 627mila euro inviati dagli stranieri che vivono a Brescia, che fanno della Leonessa l'ottava città in Italia. Nella top 30 del Belpaese anche Bergamo con 104 milioni e 886mila euro, Varese con 55 milioni e 348mila euro e Mantova (37 milioni e 15mila). Numeri a otto cifre anche a Como (34 milioni e 60mila euro), Pavia (29 milioni e 506mila), Cremona (19 milioni e 382mila) e Lecco (12 milioni e 315mila). Chiudono la classifica lombarda Lodi, con 9 milioni e 781mila euro, e Sondrio, a 5 milioni e 783mila. Nell'arco degli otto anni considerati il cambiamento non è comunque uniforme.
Nella ricerca della Fondazione Moressa si sottolinea che «l’aumento delle rimesse a partire dal 2003 procede a un ritmo molto più sostenuto rispetto all’incremento dei cittadini stranieri. Nel 2008 si osserva invece una minor crescita delle somme trasferite rispetto alla tendenza ascendente dei residenti stranieri». A livello nazionale comunque nel 2008 le rimesse totali continuano a crescere del 5,58%, anche se quelle pro capite diminuiscono del 9,6%.
Dal rapporto emerge inoltre che un quarto delle somme trasferite all'estero finisce in Cina, che in otto anni sale dall’8,5% al 24,1% del totale. Superando così le Filippine, che al contrario scendono dal 34% al 14,5%, mentre la Romania si aggiudica il 12% (contro lo 0,7% del 2000). In crescita anche le tre principali nazioni a maggioranza islamica che beneficiano delle rimesse: il Marocco con il 5,2% (contro il 3,4% del 2000), il Senegal con il 4,1% (contro l’1,4%) e il Bangladesh con il 2,8% (contro lo 0%).

Mentre un altro 2,5% va al Brasile. Tra i continenti destinatari dei trasferimenti di denaro infine al primo posto c’è l’Asia con il 46,3%, seguita dall'Europa con il 26,6%, l’Africa con il 14,5%, l’America con il 12,6% e l’Oceania con lo 0,06%.

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