Ecco Damien Rice, cantautore per caso

Voce calda, malinconica e storie da raccontare. Ecco Damien Rice, l’ex «cantautore di strada» che non si aspettava il successo e che oggi riempie i teatri di tutto il mondo, sarà protagonista questa sera nella Cavea del Parco della Musica (ore 21). «Non voglio essere famoso, diventare ricco, finire sui giornali. Sono solo uno che ha commesso degli errori e ci ha scritto sopra canzoni» ha detto. Da Nick Drake a Tim e Jeff Buckley passando per Leonard Cohen, Nick Cave e il Bob Dylan più intimo e malinconico, il song writer irlandese Damien Rice è oggi senza dubbio l’erede più accreditato di quell’ideale club composto da cantautori che, voce e chitarra, sono capaci di penetrare nel profondo di chi li ascolta, alternando ballate acustiche dolenti e malinconiche a improvvise e acute impennate elettriche. Oggi Rice è uno dei cantautori più affermati del panorama internazionale, uno che col suo album di esordio «O» (pubblicato nel 2002 in Irlanda e arrivato in tutta Europa solo due anni dopo) ha venduto oltre un milione e mezzo di copie. La sua musica profondamente evocativa, ha toccato il cinema con la sua canzone più celebre The blower’s daughter inclusa nel film Closer con Jude Law e Julia Roberts, e Crimes dall'ultimo album 9 (2006) finito nelle musiche di Shrek 3, ma anche serial tv con suoi brani a sottolineare puntate di Lost e Grey’s anatomy.


Nella recente apparizione al concerto Live Earth organizzato Damien Rice ha duettato con David Gray proponendo un'inedita versione acustica di Que sera sera, cover che Damien potrebbe riproporre a sorpresa anche nella scaletta del concerto romano.

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