Mario Draghi rompe il silenzio. In Europa sono giorni caldi. Il risultato del voto alle Europee agita e non poco il nuovo parlamento europeo che con i leader degli schieramenti dovrà trovare una quadra per la nuova Commissione. Ma la tempesta si abbatte anche sul rapporto tra l'Ue e gli Stati membri. Le raccomandazioni della Commissione e soprattutto l'apertura di una procedura d'infrazione potrebbe incrinare in modo preoccupante gli equilibri tra Roma e Bruxelles. Oggi è stato proprio il presidente della Bce a fare il punto della situazione in Europa: "Sappiamo tutti che per far scendere in fretta il rapporto debito/Pil è impossibile. Deve esserci un piano di medio termine credibile". Poi lo stesso Draghi ha affrontato il tema dei minibot che è tornato d'attualità negli ultimi giorni: "I minibot? O sono soldi, quindi una cosa illegale, o sono altro debito e quindi lo stock sale. Non mi sembra che i mercati valutano positivamente questa idea, ma mi fermo qui".
Il numero uno di Francoforte ha poi rassicurato sugli scenari futuri: "Oggi - ha ricordato - abbiamo il tasso di disoccupazione più basso da moltissimi anni e abbiamo registrato una crescita dell’occupazione e un aumento delle retribuzioni”. "Certo - ammette Draghi - dobbiamo essere preparati e peraltro oggi il Consiglio direttivo ha riconosciuto che i rischi si stanno prolungando e sono in un certo senso aumentati.
Ma è stata anche affermata chiaramente la disponibilità a intervenire rapidamente". Infine alcune indicazioni sui tassi di interesse: "La Bce manterrà i tassi d’interesse agli attuali minimi record “almeno fino alla prima metà del 2020".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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