Bmw, stabilimenti al massimo dei giri

Monaco di BavieraGiro d'affari in rialzo del 12%, a 76,8 miliardi, 5.500 nuovi posti di lavoro, profitti prima delle tasse per 8,3 miliardi (+3,5%) e oltre 5,1 miliardi di utile netto che permetteranno di distribuire un dividendo record (2,50 euro per azione, contro 2,30 nell'anno precedente). Si è chiuso così, con una serie di primati, il 2012 di Bmw Group. L'incremento delle vendite negli Usa e, soprattutto, in Cina ha fatto da contraltare alla crisi e al calo della domanda di auto nuove in Europa, spingendo il totale delle consegne dei tre marchi (Bmw, Mini e Rolls-Royce) al nuovo massimo di un milione 845mila veicoli (+10,6% rispetto al 2011).
I segreti di questo risultato sono più d'uno. Vanno dai forti investimenti in ricerca e sviluppo (oltre il 5% del fatturato) interamente finanziati con i propri mezzi (liquidità per 11 miliardi a fine 2012), al continuo lancio di nuovi prodotti, come l'ultima generazione della Serie 3 berlina e Touring, ben accolti un po' ovunque. E alla coraggiosa decisione presa alcuni anni fa di espandere la capacità produttiva e produrre ciò che si vende esattamente là dove c'è mercato. Dalla Cina al Sudafrica, dagli Usa all'Inghilterra e alla stessa Germania, i 29 siti produttivi del gruppo bavarese stanno lavorando tutti alla massima capacità per tenere testa agli ordini, e Bmw continua a spendere per aumentare la capacità, in particolare in Paesi emergenti come il Brasile e la Russia, dove è in corso la ricerca del sito più adatto. Il tutto con l'obiettivo di respingere l'assalto di Audi e di Mercedes al gradino più alto del podio dei costruttori di modelli premium, sul quale Bmw vuole saldamente rimanere.


A gennaio è bastato il sorpasso, seppure di poco, nelle vendite da parte di Audi, per scatenare l'immediata reazione del concorrente di Monaco, che in febbraio ha messo a segno un +9,2% e si è riportato al comando, seppure per sole 407 unità.
Obiettivo dell'ad Norbert Reithofer è «aumentare ancora le vendite quest'anno e nei prossimi, fino a centrare il traguardo dei 2 milioni di veicoli nel 2016, l'anno del centenario di Bmw».

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