Bollorè, il raider della finanza col gusto del blitz in Italia

Da Mediobanca a Generali, ai legami con Ligresti, fino a Time Mediaset: i legami di Vincent Bolloré con l’Italia sono di vecchia data

Bollorè, il raider della finanza col gusto del blitz in Italia

Nato nel 1952 a Boulogne-Billancourt, nella regione dell'Île-de-France, Vincent Bolloré vanta un patrimonio di 4,7 miliardi di dollari (stima di Forbes). Ha preso la guida dell’impero di famiglia nel 1981: Vincent Bolloré rappresenta la sesta generazione di una dinastia di imprenditori di origini bretoni, la cui fortuna inizia nel lontano 1822 grazie alle cartiere. Negli anni il finanziere francese è passato per il business del tabacco, l’energia, i trasporti, le telecomunicazioni, i media, e si è guadagnato la fama di abile "raider" (finanziere che rileva aziende indebitate, poi le risana o smembra) nonché il nomignolo di "petit prince du cash flow" (piccolo principe dei flussi di cassa).

Il suo gruppo oggi è il primo azionista di Vivendi. In Francia ha lanciato anche il servizio di car sharing elettrico Autolib, per il quale aveva studiato con Pininfarina la Bluecar (oggi realizzata con Renault), ed è principale socio del colosso delle pubbliche relazioni Havas. Bollorè è entrato nel mondo della finanza in Italia attraverso il "salotto buono" di Mediobanca, nel 2002. Fino a ottobre 2013 è stato anche vicepresidente di Generali, ultimo incarico ricoperto in Italia (del Leone ha una piccola quota di azioni dirette, oltre quelle controllate attraverso Mediobanca, primo azionista di Generali).

Nel suo curriculum figura anche un’alleanza con Salvatore Ligresti, quando acquistò nel 2010 il 5% della holding Premafin; l’operazione gli fruttò una multa da 3 milioni di euro da parte della Consob e 18 mesi di interdizione per avere, a detta della commissione, gonfiato il prezzo delle azioni in vista del passaggio di controllo, poi naufragato, a Groupama. A lungo si è parlato inoltre di un suo interesse per Pininfarina, ma la partnership si è poi limitata alla costruzione dell’auto elettrica "Bluecar". Risale a fine giugno del 2015, infine, la scalata su Telecom Italia, di cui è diventato, tramite Vivendi, azionista di riferimento.

Famiglia e politica

Prima che i rapporti si guastassero con la rottura del contratto su Mediaset Premium e soprattutto la "scalata ostile" su Mediaset, Bollorè era stato vicino a Silvio Berlusconi, grazie alla mediazione dell’amico comune Tarak Ben Ammar (che siede nei cda di Telecom e Mediobanca e Vivendi). Il finanziere vanta amicizie di peso anche in Francia. Celebri, con le inevitabili successive polemiche, furono le vacanze, nel 2007, con l’allora presidente francese Nicolas Sarkozy su "Paloma", lo yacht da 60 metri del finanziere.

Bollorè si è sposato due volte e ha quattro figli; il più grande, il 36enne Yannik, è alla guida di Havas mentre la più giovane, la 28enne Marie, è attiva in Italia come membro del cda di Mediobanca. Bollorè ha più volte ripetuto che lascerà gli affari al compimento del settantesimo anno di età. "Ma fino al 17 febbraio 2022 saremo qua", ha promesso in passato.

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