Borghi da far vivere: il modello Arcipelago Italia alla Biennale

Il consiglio di presidenza di FederlegnoArredo in visita al Padiglione Italia della Mostra d'Architettura di Venezia. L'architetto Cucinella: "È il racconto di questa realtà e del suo futuro possibile e sostenibile"

Borghi da far vivere: il modello Arcipelago Italia alla Biennale

Visita al Padiglione Italia allestito alla Mostra Internazionale d'Architettura della Biennale di Venezia da parte del consiglio di presidenza di FederlegnoArredo che è sponsor con il sostegno del Mibact. Con una guida d’eccezione, l’architetto Mario Cucinella che ha curato il Padiglione intitolato Arcipelago Italia e occasione per una riflessione condivisa sullo spazio urbano che corre lungo tutta la dorsale italiana: dall’Arco Alpino, lungo l’Appennino, sino nel Mediterraneo. Territori costellati di città, borghi, foreste. Risorse, va sottolineato urbane, paesaggistiche, patrimonio verde che è anche materia prima.

“Il 42,2 per cento di queste aree è foresta ma se le politiche ambientali impediscono di tagliare gli alberi e importiamo legname dalla Croazia per i mobili made in Italy è chiaro che non si reinventa un futuro – ha spiegato Mario Cucinella -. Abbiamo allora scelto cinque punti sensibili dei territori interni pensando a come rilanciarne il destino. I luoghi scelti sono la foresta casentinese fra Arezzo e Cesena dove da circa mille anni si trovano i frati camaldolesi, una comunità che vive curando il bosco. Questo tema mi sta a cuore perché noi importiamo l’80 per cento del legno dall’Austria e dalla Slovenia, quando potremmo utilizzare il nostro legno, facendo manutenzione dei boschi appenninici”.

“A questo si lega il racconto e la visione del territorio italiano, fatto di tante piccole città e borghi collegati da una rete molto fitta di strade e percorsi - ha proseguito - E ci indicano che forse il mostro modello di sviluppo è questo, non quello delle megalopoli di altri Stati, da consolidare per il rapporto forte che esiste fra piccoli centri, paesaggi, boschi, economie. E la forza del nostro Paese e Arcipelago Italia racconta questa realtà e il suo futuro possibile e sostenibile”.

“Abbiamo una soluzione interessante per altri Paesi dove lo sviluppo delle megalopoli più di tanto non possono crescere - ha sottolineato Mario Cucinella -. Modello possibile perché queste aree che in alcune parti sono in abbandono possono recuperare vita e identità grazie alle nuove tecnologie. Non ci sono solo i servizi. Penso al progetto della banda larga, ad esempio, che può dare la possibilità di vivere più remoti ma sempre connessi. E penso alla mobilità con trasporto pubblico intelligente. Sono innovazioni alla nostra portata. E si legano alla qualità della vita, all’ambiente, alla socialità, alle tradizioni, al mondo produttivo. La modernità ci ha allontanati da un modello di vita che siamo di nuovo ricercando. Dobbiamo invece essere consapevoli di che cosa abbiamo in mano e delle sue potenzialità”.

Riflessione aperta al futuro del nostro Paese, al suo spazio urbano da valorizzare, alla cultura dell’abitare. In questo senso la partecipazione della Federazione, in quanto emblema della filiera legno-arredo Made in Italy, punta a sostenere il valore del legno non solo come materiale ma soprattutto come strumento utile per la crescita del Paese e per la conservazione del suo territorio. Piena soddisfazione di tutti per un progetto che rappresenta la giusta occasione per valorizzare potenzialità e risorse del territorio italiano. “Siamo orgogliosi di aver contribuito a divulgare le potenzialità e immense risorse del nostro Paese. Arcipelago Italia è un progetto eccellente e innovativo che pone l’accento sulla struttura dell’Italia. I pilastri sono le sue grandi città, fondamentali per la solidità del Paese, ma il cuore pulsante sono i borghi che dobbiamo assolutamente valorizzare e mantenere in vita. Il progetto Arcipelago Italia offre una visione di respiro internazionale.

Questo è il campo della nuova sfida che attende il made in Italy: l’Italia deve portare in questo cammino la sua cultura e la sua capacità di sintesi tra valori d’uso, bellezza e sostenibilità”.

Venezia, Giardini - Arsenale
Fino al 25 novembre 2018
Chiuso il lunedì (escluso il 19 novembre)
Informazioni: www.labiennale.org/it/architettura/2018

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