Le Borse ignorano l'allarme di Madrid

Le Borse ignorano l'allarme di Madrid

Da lunedì 15 a giovedì 18 ottobre gli italiani potranno sottoscrivere la terza emissione di Btp Italia. Questo nuovo tipo di buono poliennale del Tesoro, la cui prima tranche è stata emessa a marzo mentre la seconda è stata collocata in giugno, ha caratteristiche particolari di collocamento e, soprattutto, di rendimento.
Ecco come funziona. Durante i quattro giorni, come già avvenuto per le due precedenti emissioni, sarà possibile per i risparmiatori sottoscrivere direttamente i titoli, per un taglio minimo di 1.000 euro e senza limiti di acquisto, recandosi in banca o in Posta, dove si detiene il conto titoli, oppure direttamente online attraverso i servizi di home banking: se il risparmiatore ha attivato il servizio di trading bancario potrà quindi prenotare il Btp Italia comodamente da casa o dall'ufficio. Il collocamento dei Btp Italia avverrà sulla piattaforma elettronica Mot di Borsa Italiana: questo consentirà al possessore del titolo di rivendere il Btp anche prima della scadenza. Tale scelta espone, però, al rischio che, al momento della vendita, il prezzo di mercato, sia inferiore a quello di acquisto. Ma c'è un altro elemento che scoraggia a disinvestire prima della scadenza: chi acquista il Btp Italia in collocamento e lo mantiene fino alla scadenza dei 4 anni riceve un «premio fedeltà» pari allo 0,4% lordo del nominale.
Per esempio, in caso di sottoscrizione di 10mila euro di Btp Italia per il periodo ottobre 2012- 2016, il risparmiatore che lo tenesse fino a scadenza riceverebbe un premio lordo di 40 euro. Ma quali sono le caratteristiche del Btp Italia?
È il primo titolo di Stato indicizzato all'inflazione italiana, con cedole semestrali e durata quadriennale, pensato soprattutto per le esigenze dei piccoli risparmiatori. Il nuovo titolo fornisce una protezione contro l'aumento del livello dei prezzi italiani, con cedole pagate semestrali che offrono un tasso reale annuo minimo garantito, collegato all'indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (Foi): l'altro tipo di titolo poliennale del Tesoro indicizzato all'inflazione, il Btp-i, è infatti legato al carovita europeo. Il Btp Italia ha durata quadriennale (quindi questa nuova emissione scadrà nell'ottobre 2016), paga cedole semestrali calcolate sul capitale rivalutato, e permette il recupero immediato dell'inflazione italiana grazie alla rivalutazione del capitale corrisposta ogni 6 mesi. Il tasso fisso di rendimento minimo garantito sarà comunicato a ridosso dei giorni di collocamento dal Tesoro, quindi poco prima del 15 ottobre: le due precedenti emissioni sono state collocate a un tasso reale annuale del 2,45% (Btp Italia marzo 2012-2016) e del 3,55% (Btp Italia giugno 2012 - 2016).

Proprio il 26 settembre scorso, è stata staccata la prima cedola semestrale relativa al Btp Italia marzo 2012-2016 ed è stata fissata al 2,7393% lordo (2,3969% netto): a esempio, per un investimento da 10 mila euro in Btp Italia fatto a marzo 2012, il risparmiatore ha potuto incassare dopo 6 mesi 239,69 euro netti pari al 4,85% netto su base annua.

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