Messi al sicuro più di 11,2 miliardi di debito pubblico nella tasche delle famiglie cassettiste italiane con l'ultimo Btp Valore, il Tesoro torna a rivolgersi agli istituzionali con il Btp green. La scadenza del titolo di Stato dedicato alla sostenibilità è ottobre 2037 e sarà utile per avvicinare la copertura totale del fabbisogno a medio-lungo termine, stimato in 360 miliardi e oggi prossima al 50%. L'ammontare potrebbe attestarsi tra 5 e 10 miliardi, in ogni caso è sufficiente una raccolta di 6 miliardi per portare a 175 miliardi il totale delle emissioni in porto.
Molto dipenderà dagli ordini, che la scorsa edizione aveva visto fare la parte del leone gli investitori Esg. Via XX Settembre annuncia di aver affidato il mandato a un pool di banche composto da Bnp Paribas, Crèdit Agricole, Deutsche Bank, NatWest Markets e Unicredit. I Btp green, ricorda una nota, sono titoli di Stato i cui proventi sono destinati a finanziare iniziative del bilancio dello Stato (incentivi fiscali e spese) «con ricadute ambientalmente sostenibili». Le dimensioni del portafoglio di spese a cui attingere per tutte le emissioni del 2024 si collocano in un range tra 11,5 e 13,5 miliardi. I titoli possono essere scambiati dagli investitori istituzionali sia sul mercato secondario Mts, per operazioni non inferiori a 2 milioni, sia su quelli non regolamentati, mentre i piccoli risparmiatori possono utilizzare il Mot, dove sono consentite operazioni dal taglio minimo di 1.000 euro, o altre piattaforme di negoziazione.
Interessante, intanto, notare che gli ordini dell'ultima edizione del Btp Valore hanno avuto un taglio medio di poco più di 29mila euro.
Non solo, dai dati raccolti, dice il Tesoro, «si può desumere una partecipazione di investitori retail significativamente prevalente rispetto a quella del private banking, con una quota pari al 72%». Nonostante tutto, vale l'adagio: italiani popolo di formichine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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