Le aziende che forniscono luce e gas stanno cambiando le condizioni contrattuali di milioni di italiani adeguandole al caro energia con rincari sulle bollette che possono schizzare anche al +117% rispetto agli ultimi tre mesi del 2021. Secondo le analisi del presidente di Assoutenti, Fabio Truzzi, una famiglia potrebbe sborsare 2.942 euro annui soltanto per il gas. Chi non si potrà permettere di pagare questa cifra mostruosa, vedrà i proprio contratti rescissi dai fornitori che verrebbero meno al patto sul prezzo fisso stipulato nel 2020 e 2021.
"Spese insostenibili"
"I rincari del gas andrebbero così a sommarsi a quelli della luce, le cui tariffe sono salite nell'ultimo trimestre del 122% su base annua, rendendo sempre più insostenibile la spesa per l'energia" , ha aggiunto all'Ansa. La richiesta è che il nuovo governo adotti da subito "tre misure che appaiono più che mai urgenti per salvare i bilanci di milioni di famiglie". La prima richiesta è che vengano scissi i prezzi di fas e luce tramite il "disallineamento"; vanno poi bloccati i distacchi "delle forniture energetiche per tutto il 2023" e va allineata "la fine del mercato tutelato del gas, programmata per gennaio 2023 a quella della luce, prevista per gennaio 2024".
Cosa succede con i contratti
Come detto, però, il tema più delicato riguarda senz'altro i contratti che, secondo i consumatori, non riguardano soltanto quelli che avranno una scadenza naturale nelle prossime settimane ma anche quelli regolarmente in corso che vorrebbero aggirare quanto previsto dal Decreto Aiuti bis che blocca ogni tipo di revisione fino al 30 aprile 2023. "Anche noi spiega riceviamo segnalazioni da utenti per la rescissione del contratto prima della scadenza", ha affermato a Il Giorno Marco Vignola, responsabile energia di Unc che ha accolto il grido d'allarme di Federconsumatori, Altroconsumo e Codacons. A farne le spese sono soprattutto anziani e coloro i quali hanno meno strumenti per difendersi. "La povertà energetica degli anziani, con un terzo quasi con pensioni inferiori a mille euro, esisteva già prima dell'esplosione del costo delle bollette - ha dichiarato Domenico Pantaleo, presidente di Auser - "E gli anziani sono vittime fragili anche del bombardamento di offerte commerciali a volte truffaldine".
Ecco come difendersi
Qualora un fornitore comunicasse la revisione di un contratto va subito contestata la violazione "all'azienda in base al Decreto Aiuti bis, perché non si può applicare la revisione", suggerisce Vignola. Situazione diversa se c'è un preavviso di due o tre mesi come sta succedendo in molti casi per le tariffe a prezzo fisso ma che ora sono diventate variabili a prezzi molto più elevati. I consumatori, a questo punto, possono "rescindere il contratto scegliendo un altro fornitore, ma i margini di risparmio sono ormai molto ridotti", aggiunge l'esperto. Un altro consiglio è il ritorno al "mercato tutelato", misura prevista se l'azienda dovesse chiudere i battenti causa fallimento come potrebbe accadere a una settantina medio-piccole che contano circa 500mila clienti.
Secondo le stime di Facile.
it, tra promozioni e i prezzi praticati dal Pun (Prezzo Unico Nazionale) sull'energia elettrica, si può usufruire di qualche sconto che rende soltanto un po' meno amaro il conto finale: il risparmio netto sarebbe di circa 124 euro, magra consolazione dal momento che i prezzi sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Insomma, niente sconti contro il caro bollette.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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