All’interno del decreto Aprile, quel documento legislativo in arrivo entro la fine della settimana, si inseriscono nuove misure economiche a favore delle imprese. Tra queste ci dovrebbe essere anche un nuovo rinvio per gli atti e le cartelle fiscali. I termini erano stati già congelati fino al 30 aprile con il primo decreto economico legato all’emergenza coronavirus, approvato a marzo.
Adesso dovrebbe slittare tutto a settembre. Ad essere coinvolti nello slittamento sono in tutto 8,5 milioni di atti. La necessità di una ulteriore proroga era stata sollevata dallo stesso direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione parlamentare. Nel decreto ci dovrebbe essere anche una sospensione temporanea dei pignoramenti di stipendi e pensioni. Resta da risolvere un altro problema. Nella prima stesura del decreto di marzo, all’Agenzia delle entrate erano stati concessi due anni di tempo in più per completare gli accertamenti. E questo per evitare che, finita l’emergenza, ci fosse una stretta eccessiva sui controlli. Si tratta della stessa scelta fatta in occasione di emergenza diverse, come i terremoti. Ma nella versione finale del decreto quella norma è sparita. Resta da vedere se rientrerà nel prossimo Dl oppure no. Lo scrive il Corriere della Sera.
Insomma, lo Stato prova a esserti amico. Al centro delle misure del decreto Aprile ci sarebbe anche l’obiettivo di garantire come promesso l’erogazione della Cig, della Naspi alle Colf, del reddito di emergenza e degli indennizzi da 800 euro alle partite Iva. C’è spazio anche ad alcune proposte dell’opposizione. Tra queste spicca la sospensione degli indici di affidabilità economica. La norma è pronta ed è, di fatto, la modifica presentata alla Camera sul "Cura Italia" da Fratelli d’Italia. Una misura che potrebbe andare oltre la sola sterilizzazione degli Isa nelle strategie di controllo del fisco. Prevede anche un ampliamento del meccanismo premiale degli Isa: chi raggiungerà un voto più che sufficiente si vedrà attenuare la stretta sulle ritenute negli appalti e quella sulle compensazioni disposte dal Dl fiscale di fine anno.
Per le partite Iva, come detto, nessun incubo da accertamento o cartella esattoriale a partire dal primo giugno 2020. Verrà varata la sospensione dell’invio degli atti di accertamento (8,5 milioni) fino a dicembre così come quella delle cartelle esattoriali (17 milioni da recapitare entro la fine dell’anno) si allunga dal 31 maggio al 30 settembre prossimo. Il decreto Aprile punta a garantire maggiore liquidità alle imprese anche con la compensazione dei crediti d’imposta. In aggiunta c’è anche uno sblocca-debiti della Pa che prevede la liquidazione di 12 miliardi di crediti commerciali vantati dalle imprese che lavorano con i comuni.
Per i debitori dello Stato in arrivo anche la sospensione dei pignoramenti di conti correnti e stipendi e sul fronte controlli la rimessione in termini per mancati versamenti degli avvisi bonari.
In vista anche una serie di rinvii come quello della plastic tax e della sugar tax, nonché quello per la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi. Rinvio quest’ultimo che farà slittare da luglio a ottobre o gennaio 2021 (è ancora da definire) anche la lotteria degli scontrini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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