Alitalia sarà venduta, anche se per un'offerta concreta bisognerà aspettare marzo. A dirlo è Carlo Calenda, secondo cui la trattativa è solo "congelata" in vista delle elezioni politiche.
"Questa cosa che Alitalia e Ilva sono state messe sotto il tappeto è destituita di ogni fondamento", dice il ministro per lo Sviluppo economico a Radio Anch'io su RadioUno, "Alitalia oggi ha una gestione che è migliorata, non ha toccato un euro del prestito dello Stato. Era tutta mia intenzione chiudere il prima possibile, ma i pretendenti, cioè Lufthansa e Air France, vogliono attendere le elezioni per avere un chiaro scenario politico. Io non le posso obbligare a comprare. Deve essere venduta perché da sola non ce la fa a stare in piedi soprattutto ora che c'è un competitor".
Discorso diverso per l'Ilva: "C'è un cosiddetto arbitrato in corso", ha ricordato Calenda, "Ha i suoi tempi e che si conclude dopo le elezioni, e c'è un negoziato coi sindacati, che è molto complesso".
Al momento però il ministro deve occuparsi della vicenda Embraco, l'azienda che produce i motori dei frigoriferi Whirlpool e che ha deciso di licenziare praticamente tutto il personale dello stabilimento di Riva di Chieri, nel torinese, per delocalizzare a Est. Per questo Calenda - che oggi andrà a Bruxelles per affrontare la vicenda con l'Unione europea - chiede un fondo per evitare le fughe all'estero delle aziende, che prevenga le delocalizzazioni e "metta pacchetti che vadano oltre la normativa sugli aiuti di Stato per chi vuole andare a produrre altrove in Europa in condizioni di vantaggio legate al diverso grado di sviluppo dei Paesi".
"Abbiamo bisogno di strumenti più forti", spiega in un'intervista al Corriere, "Quando c'è un Paese che offre un pacchetto di finanziamenti localizzativo anche conforme agli aiuti di Stato, ma che beneficia di condizioni più favorevoli, io devo essere in grado di operare al di fuori degli aiuti di Stato e offrire le medesime condizioni, ma voglio capire il perimetro entro cui posso dare applicazione pratica di questa misura".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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