EssilorLuxottica entra nel mercato delle soluzioni acustiche dove si prepara a lanciare nella seconda metà del 2024 in 150 paesi un occhiale in grado non solo di correggere la vista ma anche l'udito. Il prodotto, di cui è già pronto il prototipo, vuole introdurre un nuovo paradigma e togliere lo stigma rappresentato dagli apparecchi acustici tradizionali. Saranno utilizzate componenti hardware e software sviluppate all'interno del gruppo anche grazie alla recente acquisizione della start-up israeliana Nuance. La componente audio sarà invisibile così da rimuovere la barriera psicologica che frena i potenziali 1,25 miliardi di consumatori nel mondo con disturbi uditivi di entità lieve e moderata.
L'annuncio «rivoluzionario» è arrivato insieme ai risultati dei primi sei mesi del big degli occhiali che ha come azionista di riferimento Delfin, la cassaforte della famiglia Del Vecchio. Nel secondo trimestre Essilux ha registrato un fatturato di 6.699 milioni (+8% a cambi costanti e +4,9% a cambi correnti) in linea con il ritmo dei primi tre mesi (+8,6%). A deludere è stato il retail degli occhiali da sole negli Usa che ha avuto una performance negativa, mentre ha corso la Cina.
Nel primo semestre il fatturato è salito dell'8,2% a 12.851 milioni facendo meglio dell'obiettivo di lungo termine. I margini hanno tenuto malgrado l'incremento dei costi e l'utile netto rettificato è stato 1.665 milioni (+9% a cambi costanti e +6,9% a cambi correnti). «Trovare una risposta alle esigenze dei consumatori e farlo con soluzioni innovative è parte del nostro Dna.
Sebbene la vista rimanga il nostro core business, e la crescita del mercato dell'ottica il nostro principale obiettivo strategico, abbiamo l'opportunità unica di aprire oggi nuove strade nel settore, grazie a tecnologie di ultima generazione che possano rispondere al bisogno di sentire bene», ha detto l'ad Francesco Milleri.
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