I fondi del Recovery Fund? Non devono assolutamente essere utilizzati dai vari governi per ridurre le tasse. Anzi: affinché non avvengano sprechi, l'Europa è pronta a monitorare ogni mossa effettuata dai singoli Paesi membri dell'Ue.
Recovery Fund e taglio delle tasse
Questa è la posizione di Bruxelles in merito ai denari che saranno erogati dal Next Generation Eu. Posizione, tra l'altro, ribadita a più riprese da varie personalità di rilievo: dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz al vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, passando per il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni.
A proposito di Gentiloni, l'ex premier italiano, intervenendo al webinar del Messaggero "Obbligati a crescere. Cantieri all'opera" ha lanciato un chiaro avvertimento all'Italia. "Il Recovery Fund non può essere utilizzato per fare riduzioni delle tasse. Il messaggio su questo tema mi ha preoccupato, soprattutto per i riflessi europei: si deve investire sul futuro e sugli investimenti necessari", ha dichiarato.
Gentiloni ha quindi spiegato che i piani che saranno presentati a Bruxelles dovranno avere un certo equilibrio tra "l'autonomia delle scelte dei governi" e le "priorità comuni che la Commissione europea ha indicato". Detto altrimenti: gli esecutivi europei hanno carta bianca ma non possono ignorare i paletti fissati dall'Ue.
"Da Bruxelles lavoreremo con il governo italiano perché queste risorse enormi vengano usate bene, anche perché la capacità di assorbimento di centinaia di miliardi non è scontata", ha aggiunto Gentiloni, che ha poi elogiato il supporto europeo, formato da interventi complessivi che sfiorano i 300 miliardi.
Scendendo nel dettaglio, la prima approvazione del piano comporterà un'erogazione del 10% del totale. Il resto, ha sottolineato il commissario Gentiloni, "verrà erogato due volte all'anno", sulla base del "raggiungimento degli obiettivi e dei cronoprogrammi che saranno contenuti nei piani nazionali".
Tempistica e obiettivi
Attenzione inoltre alla tempistica di presentazione dei singoli piani, visto che se tempi e obiettivi da raggiungere saranno irrealistici "alla fine la Commissione avrà difficoltà nelle erogazioni biennali delle risorse", ha ammonito l'ex premier italiano.
Proprio come affermato qualche giorno fa dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, Gentiloni ha rimarcato il fatto che i soldi provenienti dal Recovery Fund non devono in alcun modo tradursi in un'ondata di spesa corrente o tagli di imposta. Al contrario, dovranno rilanciare investimenti pubblici e privati seguendo apposite linee guida.
"Se mandiamo il messaggio che usiamo questi quattrini per un taglio delle tasse – ha concluso Gentiloni - c'è una preoccupazione soprattutto per i riflessi europei".
Sarebbe un segnale negativo, a detta del commissario, dare la sensazione che da uno sforzo comune – mettendo cioè debito comune - il Paese principale beneficiario utilizzi le risorse per tagliare le tasse "invece di investire sul futuro, sulle riforme e sugli investimenti necessari". "Io ho messo le mani avanti da commissario europeo e so che in Italia la linea è la stessa", ha concluso Gentiloni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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