La guerra dei giochi online. Dopo Google arriva Amazon

Sfida a Sony e Microsoft. Per le piattaforme cloud serve però la rete in fibra, che in Italia è solo in grandi città

La guerra dei giochi online. Dopo Google arriva Amazon

Non tutto si ferma in tempo di coronavirus. Dato che l'estate si prospetta poco movimentata per quanto riguarda viaggi e intrattenimenti di gruppo, i maggiori player del mondo digitale non restano a guardare. E tra i sistemi per divertirsi a distanza ma con possibilità di fare gruppo, naturalmente online, i videogiochi non sono secondi a nessuno. Ecco dunque che nel già affollato panorama è pronta ad entrare anche Amazon.

La società di Jeff Bezos, gigante dell'e-commerce che già produce film e audiolibri, secondo il New York Times è pronta a lanciare a breve i primi titoli di videogames da lei prodotti, sotto l'etichetta di Amazon Games Studio.

Inoltre ha in cantiere una piattaforma di giochi online, per ora chiamata Project tempo, che sarà in concorrenza diretta con altri servizi come Playstation Now, Microsoft Xbox, Nvidia GeForce Now e Google Stadia. Insomma una vera e propria guerra tra giganti a per conquistare un mercato in forte crescita che nel 2019 ha prodotto ricavi per 148 miliardi di dollari coinvolgendo 2,3miliardi di utenti.

Amazon potrebbe diventare un concorrente temibile. Essendo la regina dei servizi cloud (servizi online a richiesta), grazie all'infrastruttura Aws, Amazon Web Services, le potenzialità delle sua piattaforma online sono enormi. I tempi però non sono brevi il possibile esordio dovrebbe avvenire alla fine del 2020 o nei primi mesi del 2021.

Molto più a breve termine è previsto il rilascio dei primi titoli per le attuali piattaforme di gioco: Crucible sparatutto di fantascienza e il gioco multigiocatore New World forse già a maggio. Anche Microsoft è pronta ad affiancare un servizio totalmente in cloud integrando quello già disponibile con Xbox. Si chiama Project xCloud ed è pronto ad arrivare anche in Italia, oltre che in altri dieci paesi europei e da ieri sono aperte le registrazioni per la versione preview del servizio. Project xCloud, tecnologia che permette di giocare in cloud a tutta una serie di videogame console direttamente tramite ilsmartphone o il nostro tablet Android. La preview è iniziata lo scorso anno negli Usa in Italia non c'è una data di uscita certa, ossia il momento in cui tutti potranno iscriversi al servizio. Certo potrebbe essere un acceleratore per l'adozione del 5G sul fronte delle connessioni mobili. Perchè in Italia il problema di videogiocare online, che naturalmente non è gratis ma il budget è possibile (Playstation Now chiede circa 60 euro all'anno), è molto legato alla sviluppo della rete in fibra. In pratica la velocità di download deve essere di 1Giga al secondo, ossia mille Mega che solo la fibra, ad oggi disponibile sul 23% del territorio nazionale consente. Certo il paese è coperto all'81% con il cosiddetto Fttc, velocità di navigazione fino a 100 o 200 Mb. L'imperativo dunque è accelerare lo sviluppo della rete. Secondo uno studio di EY nel 2020 si amplierà in modo consistente lo spettro dei comuni coperti.

Tutto questo in un quadro in cui, come segnala EY in uno studio aggiornato a gennaio, i servizi Fttc (con fibra al cabinet e rame fino a casa) sono in circa 4mila comuni contro i 206 comuni dell'Ftth, ossia la fibra fino a casa. In Ftth è coperto il 29% delle unità immobiliari del nord ovest; un quinto nel nord est e isole mentre il centro, grazie a Roma, è al 24%.

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