Addebiti miliardari neanche fossero tutti Bill Gates: è l'errore che ha gettato nel panico tantissimi clienti italiani del gruppo bancario olandese Ing che si sono visti addebitare cifre astronomiche pari anche a 234 miliardi di euro.
Cosa è successo il 1° settembre
È successo nella giornata del 1° settembre quando numerosi correntisti che utilizzano il servizio di notifiche a pagamento ("alert"), dopo aver visto la notifica non volevano credere ai propri occhi: oltre al conto prosciugato, addebiti incredibili in alcuni casi conteggiati anche per due volte di seguito. Immaginando di aver perso il proprio denaro, hanno anche denunciato l'impossibilità di effettuare pagamenti da un conto corrente in profondo rosso non per colpa loro.
"Credo di aver acquistato l'Olanda..."
A questo punto il caos: con i telefoni della banca in tilt a causa delle centinaia di chiamate, molti utenti hanno deciso di denunciare l'accaduto sui propri profili Twitter fotografando la cifra miliardaria e ironizzando sull'accaduto. "Credo di aver acquistato involontariamente l'Olanda, come faccio il reso?", scrive Salvatore mostrando l'addebbito di 60 miliardi di euro sotto la voce "uscite". "Un grazie di cuore a tutti i patrioti, con conto #ingdirect, che ieri hanno saldato il prestito italiano del Recovery Fund. EROI!", è il commento dell'utente con la cifra più allucinante, i famosi 234 miliardi di addebito. Insomma, cifre choc che non potevano che essere un errore del sistema informatico della banca.
Le scuse di Ing: "errore tecnico"
Dopo la pioggia di critiche, la banca ha cercato di rispondere a tutti tramite il proprio canale Twitter si è affrettata a rispondere a tutti: "Ci scusiamo per l'errore tecnico! Siamo a lavoro per risolvere nel più breve tempo possibile, grazie!". “Confermiamo - spiegano da Ing Italia la mattina del 2 settembre a Repubblica - che alcuni clienti ieri sera hanno visualizzato sul proprio conto corrente un addebito eccessivo del servizio di sms alert che potrebbe avere causato loro alcuni disagi. Si è trattato di un errore tecnico e non di un attacco da parte di hacker. L’anomalia è stata risolta dai nostri tecnici in breve tempo e in tarda serata la situazione è totalmente rientrata. Tutti i clienti coinvolti stanno ricevendo da Ing una comunicazione con le opportune scuse”.
La chiusura delle filiali
Come ci siamo occupati al Giornale, Ing torna sotto ai riflettori dopo la decisione di chiudere dal 1°luglio tutte e 63 le casse automatiche e bancomat presenti in Italia e la contestuale riduzione delle filiali da 30 a 23.
Il perché di questa scelta ce la disse l'avvocato Antonio Pinto, dirigente di Confcosumatori, intervistato in esclusiva, il quale affermò che Ing si è direzionata verso "una scelta di riduzione dei propri costi per aumentare i margini della banca, scelta che però va a scapito sia dell’operatività da parte del cliente (ad esempio per versare assegni il cliente dovrà inviarli a mezzo posta, preferibilmente con assicurata e non sarà possibile versare contanti ovviamente) e sia dei maggiori costi che il cliente subirà (essendo costretto a usare gli ATM di altre banche con i costi relativi)".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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