Istat: "Il Pil italiano rischia di scendere ​nel secondo trimestre"

È alto il rischio di un calo del Pil. Ma il presidente specifica: "La stima di +0,3% nel 2019 può ancora reggere"

Istat: "Il Pil italiano rischia di scendere ​nel secondo trimestre"

Il Pil italiano rischia una contrazione e nel secondo trimestre potrebbe nuovamente ricominciare a scendere. È quanto emerge dal Rapporto annuale dell'Istat, che ha sottolineato che la "probabilità di contrazione del Pil nel secondo trimestre è relativamente elevata".

Un lieve cambio di rotta, dato che i risultati del primo trimeste erano positivi: i primi tre mesi dell'anno, infatti, si erano chiusi con un +0,1%. Ma le modeste espansioni sarebbero il risultato della sola domanda interna e dei consumi privati, mentre la decelerazione delle esportazioni e importazioni determinerebbe un contributo nullo della domanda estera. Dal 2018 sono stati fatti progressi in merito all'indebitamento, che è sceso dal 2,4 al 2,1% rispetto agli anni precedenti. Ma tali progressi non hanno fermato il debito, che incide sul Pil.

A detta del presidente Blangiardo, però, non è ancora detta l'ultima parola. "C'è un panorama internazionale in continuo movimento e nei nostri modelli teniamo conto anche di questo", ha spiegato. Ma questo non vuol dire che la previsione di una crescita dello 0,3% per il 2019, stimata precedentemente nn si realizzi, "perchè riteniamo che nella seconda parte dell'anno ci possa essere una discreta tenuta".

Il Rapporto dell'Istat ha analizzato anche il

livello di occupazione, che è tornato ad essere il più alto degli ultimi 10 anni, conquistando un +0,5% rispetto al 2008: a crescere è stato soprattutto il lavoro dipendente, che in un decennio è aumentato di 682mila unità.

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