Pier Carlo Padoan difende il Def che prevede una crescita del Pil dell'1% nel 2017. "È un obiettivo ottimistico secondo alcuni, ambizioso secondo altri, anche se realizzabile. Anche noi consideriamo che questo obiettivo sia ambizioso perchè abbiamo il dovere di esserlo". Nell'ambito dell'attività conoscitiva preliminare all'esame della Nota di aggiornamento del Def 2016, il ministro dell'Economia replica alle pesantissime critiche avanzate ieri dalla Banca d'Italia, dall'Ufficio parlamentare di Bilancio (Upb) e dalla Corte dei Conti. "Il Pil programmatico nel 2017 non è una scommessa - dice - la stima dell'effetto che la manovra produce sul prodotto".
Il governo si trova di fronte ad una serie di sfide economiche difficili, con un atteggiamento "ambizioso" di fronte ad un quadro "fragile". Sarà perciò necessario fare scelte caute, magari spingendo di più su investimenti e revisione di spesa, e forse anche con le privatizzazioni, se le condizioni del mercato lo consentiranno. Sono questi gli ammonimenti rivolti all'esecutivo da Bankitalia e Corte dei Conti, istituzioni che hanno studiato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def), preludio alla legge di stabilità che verrà discussa nei prossimi giorni. Il premier Matteo Renzi difende il documento e, nella sua newsletter, scrive che la legge di stabilità "sarà pronta verso la fine della settimana prossima". Ma sui contenuti si addensa sempre di più l'ombra del bluff. Il governo potrebbe aver ritoccato all'insù i conti pubblici per farsi una campagna elettorale sul referendum in tutta tranquillità.
Il braccio di ferro tra la Banca d'Italia e il governo ha lanciato all'attacco le opposizioni che invitano Renzi e soci a rivedere i numeri presentati al parlamento. Ma Padoan tiene botta e conferma i conti pubblici e le stime di crescita. "La manovra - ha assicurato oggi - è costruita con la cura alla composizione che spesso è stata evocata dal presidente della Bce e che ieri è stata richiamata durante l'audizione di banca d'Italia, quale elemento cruciale di una strategia sostenibile per la crescita".
Tuttavia, il titolare del dicastero di via XX Settembre ha ammesso che "il recupero dei livelli di prodotto pre crisi si sta rivelando più lento di quanto desiderabile". Non resta che aspettare. Prima o poi il bluff di Renzi verrà alla luce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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