Manovra horror del governo: cancellate flat tax e quota 100

Il primo grande banco di prova per il Conte-bis sarà la manovra finanziaria. Ci sono 23 miliardi da trovare per evitare l'aumento dell'Iva ma la flat tax e Quota 100 finiranno nel dimenticatoio

Manovra horror del governo: cancellate flat tax e quota 100

Il primo grande banco di prova per il Conte-bis sarà la manovra finanziaria.Il primo obiettivo sarà quello di trovare i 23 miliardi necessari per evitare l'aumento dell'Iva e, in secondo luogo, con la moral suasion del neo ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, riuscire a rivedere il Patto di Stabilità.

Secondo il Corriere della Sera sono, inoltre, previsti interventi per aginare le spese per il reddito di cittadinanza e Quota 100 che potrebbero far risparmiare 5-6 miliardi di euro, mentre la fatturazione elettronica può portare altri due miliardi. Non solo. Il ministro Gualtieri ha, poi, dalla sua il vantaggio di un divario tra Btp e Bund che è ai minimi storici (150 punti base) e il rendimento del titolo di Stato decennale è intorno allo 0,85%. Verrà accantonata la flat tax ma le aliquote Irpef saranno riviste così come le varie agevolazioni fiscali di alcune categorie e, per reperire ulteriore gettito, il governo intende incentivare la lotta all'evasione e introdurre la cosiddetta "web tax".

Dovrebbe restare la flat tax per le partite Iva entro i 65mila euro introdotta l'anno scorso, ma dovrebbero essere abolite le detrazioni e le agevolazioni, mentre Quota 100 sarà sicuramente rivista. Il governo giallorosso dovrebbe, inoltre, portare avanti le misure sul "salario minimo", tanto care ai pentastellati. Sulla Gronda e la Tav, invece, si sono viste le prime crepe nella maggioranza con la ministra Paola De Micheli favorevole e decisa a non togliere la concessione ad Autostrade. "Nel programma di governo c’è scritta una parola precisa e molto diversa: revisione". "La posizione del M5s è chiara: siamo per la revoca delle concessioni e non diamo la fiducia se si inizia subito a martellare l’accordo", ha replicato il senatore Mario Giarrusso.

E, infine, c'è il nuovo ministro della Salute, Roberto Speranza di Leu che ha proposto di abolire il superticket da 10 euro sulle ricette per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, ma tale misura costa 600 milioni di euro.

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