Non è una bocciatura esplicita, quanto piuttosto un avvertimento. Ma tanto è bastato a far scattare l'allarme tra i corridoi di Palazzo Chigi. "Considerando il livello del debito, è necessario che l’Italia, ogniqualvolta prende misure, preservi la sostenibilità di bilancio nel medio termine", ha sottolineato il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni parlando della manovra appena sfornata dal governo giallorosso.
L'avvertimento di Gentiloni
Altro che Europa amica, vicina ai Paesi membri alle prese con l'emergenza Covid. Bruxelles non sembrerebbe essere intenzionata a fare sconti a nessuno, soprattutto a una nazione come l'Italia, già osservata speciale per i suoi conti ballerini. La manovra italiana è infatti finita nel mirino dell'Ue per due ragioni: contiene misure non temporanee o non finanziate da coperture. Tra le parole di Gentiloni si può dunque leggere un consiglio ben preciso rivolto all'esecutivo nostrano: inizi a mettere i conti sotto controllo.
Calcolatrice alla mano, la manovra dell'Italia per il 2021 contiene misure non temporanee o non finanziate da coperture pari all'1,1% del pil. Un valore troppo alto che ha insospettito la Commissione europea, sempre attenta a vigilare sulle mosse dei Paesi membri. Secondo quanto riportato da Repubblica, le parole di Gentiloni non indicherebbero una netta stroncatura da parte di Bruxelles, anche perché l'Ue, dall'inizio della pandemia, ha sospeso il Patto di stabilità e incoraggia i governi a spendere per contrastare la recessione economica.
Il commissario Gentiloni è stato chiaro: "Non si tratta di un giudizio negativo nel merito, in questa fase non si richiede alcuna nessuna correzione (dei conti ndr)". Attenzione però, perché "dato il livello del debito, è importante che l’Italia, quando prende misure, preservi la sostenibilità di bilancio nel medio termine". Come dire: Roma dovrà essere pronta a tornare su "posizioni prudenti" non appena la situazione si sarà ristabilita.
Italia osservata speciale
Italia e Francia sono i due osservati speciali della Commissione europea, la quale, tra l'altro, preparerà un'analisi proprio sugli squilibri macroeconomici italiani. Come se non bastasse, ai fini dei conti italiani, sarà importante capire quando verrà riattivato il Patto di Stabilità. Due sono le opzioni: nel 2022, come richiesto dai falchi, o nel 2023, come invece sostenuto dalle colombe.
In mezzo a tutto questo Gentiloni ha fatto capire chiaramente che i debiti non si cancellano. Neppure quelli generati dalle misure prese dai vari governi per mitigare gli effetti economici della pandemia di Covid. Dunque Bruxelles inizia già a preoccuparsi su come far calare l'indebitamento dei partner Ue.
"C’è il problema di come rivedere il Patto, nel 2021 ci ritroveremo con un debito Ue superiore al 100% del Pil ed è chiaro che le norme andranno adeguate con maggiore gradualità alla situazione", ha fatto sapere Gentiloni. Intanto la pandemia continua a colpire l'economia dell'Europa e del mondo intero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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