Manovra, Tria rassicura l'Ue: "Il debito scenderà". Ma Bruxelles chiede rispetto dei vincoli

Sale la tensione in Europa. Tria all'Eurogruppo: "State tranquilli, il debito/Pil scenderà ". Ma Dombrovskis e Moscovici attaccano: "Manovra fuori dalle regole"

Manovra, Tria rassicura l'Ue: "Il debito scenderà". Ma Bruxelles chiede rispetto dei vincoli

La morsa è a tenaglia. Da una parte la Francia, dall'altra la Germania. Nel mezzo Giovanni Tria che oggi, a Bruxelles per l'Eurogruppo, ha dovuto illustrare le misure economiche che saranno contenute nella prossima manovra e rassicurare l'Unione europea di un rapporto deficit/pil al 2,4%, ben al di sopra i vincoli. "Il debito scenderà nel 2019 - mette in chiaro il ministro dell'Economia - l'Europa deve stare tranquilla". Ma a Parigi e a Berlino sembra ormai che la calma abbia lasciato il passo alla preoccupazione. E, mentre la stampa tedesca fa girare un'analisi che parla dell'Italia come "un Paese nel baratro", il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, ricorda con fermezza che "ci sono delle regole" e che "queste regole sono uguali per tutti i Paesi" perché il destino degli Stati membri "è legato". Regole che anche i commissari europei pretendono che vengano rispettate.

Prima di partire per il Lussemburgo, dove era atteso per la riunione dell'Eurogruppo di oggi e dell'Ecofin di domani, Tria è stato a Palazzo Chigi dove ha incontrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In Europa il numero uno del Tesoro ha dovuto illustrare la Nota di aggiornamento al Def che prelude alla Legge di Bilancio. Non essendo stata ancora trasmessa alle Camere né pubblicata, della nota si sa soltanto che il rapporto deficit/Pil sarà fissato al 2,4% per tre anni. Ieri, in una intervista al Sole 24Ore, Tria ha assicurato che il debito pubblico scenderà di un punto l'anno attestandosi così al 127% nel 2021, mentre il Pil salirà dell'1,6% nel 2019. Gli occhi delle principali potenze del Vecchio Continente sono ora puntati sull'Italia per capire come le scelte del governo Conte influiranno sui conti europei e sulla tenuta dei mercati. E, proprio per potersi dedicare al completamento della Nota di aggiornamento al Def, Tria ha deciso di lasciare oggi stesso Brxuxelles e di saltare l'Ecofin di domani.

Il clima a Bruxelles è tutt'altro che favorevole all'Italia. "Al momento - mette le mani avanti il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis - il piano di bilancio italiano non sembra rispettare le regole". La Commissione europea aspetterà il 15 ottobre per pronunciarsi sulla manovra italiana. Ma il commissario agli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, fa subito intendere che "a prima vista c'è una deviazione molto, molto significativa" (guarda il video). Una deviazione che a Bruxelles non riescono a vedere come possa essere "compatibile con le nostre regole".

"Lavoriamo con Tria sulla base di un deficit/pil all'1,6% - spiega Moscovici - con un deficit al 2,4% si può immaginare che il deficit strutturale non viene visto in alcun modo, davvero in alcun modo, nello stesso modo".

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