«Maserati alla svolta, nel 2021 la prima elettrica»

Wester: «Due anni fa sbagliato spingere i volumi». In arrivo la super sportiva

Pierluigi Bonora

Modena Nel 2020 la nuova super sportiva di Maserati (sarà l'Alfieri?); quindi, nel 2021/2022, il primo modello elettrico. Harald Wester, responsabile della Casa del Tridente, è al lavoro sul piano di rilancio. Tante le novità in arrivo, tra motori (da capire se quello che equipaggerà la super sportiva sarà 100% Maserati, come auspicano gli appassionati, oppure se farà parte di un accordo di cooperazione con altri gruppi) e modelli elettrificati. Wester, parlando alla prima Motor Valley Fest, che si chiude oggi a Modena, è stato chiaro: «Per le batterie l'energia dovrà essere prodotta solo da fonti rinnovabili».

La collaborazione con Ferrari per i motori V8 continua, intanto, fino all'esaurimento delle scorte. Il potente Suv Levante Trofeo, disponibile in Italia da giugno, monterà ancora il V8 di Maranello in due versioni: 580 cv (Trofeo) e 530 cv (Gts).

L'ingegnere tedesco, di fatto, ha lanciato un messaggio sia ai «cugini» di Ferrari sia a Lamborghini, come a dire: da ora in avanti ci siamo anche noi. Ad ascoltarlo, nel talk show che ha aperto la Motor Valley Fest, erano anche il connazionale Michael Hugo Leiters, responsabile tecnico del Cavallino rampante, e Stefano Domenicali, numero uno di Automobili Lamborghini.

Wester ha fornito qualche indicazione in più a proposito della joint venture con il gruppo Bmw per lo sviluppo di tecnologie legate alla guida autonoma. «Con loro - ha spiegato - lavoriamo da un paio di anni e per il 2021/2022 dovremmo essere pronti per il livello 3 della guida autonoma (il veicolo è in grado di gestire le manovre di accelerazione, frenata e sterzo-ndr). Resta da capire se questo tipo di guida autonoma sarà un prodotto commercializzabile, considerato che presenta i costi dell'autonomia piena ma non ancora i benefici per i clienti».

Nella visione di Wester, il marchio rappresenterà la punta di diamante all'interno di Fca per quanto riguarda l'elettrificazione (motore elettrico e ibrido), la connettività e la guida autonoma. Sulla produzione (Maserati realizza i suoi modelli a Grugliasco, nel Torinese, e nella fabbrica storica di Modena), per l'ingegnere la soluzione ha un nome: architettura modulare, quella che consente di dar vita a modelli diversi. E come ha sottolineato l'ad di Fca, Mike Manley, Wester addebita alla mancata attenzione verso il marchio nei due anni passati, insieme alla necessità di continuare nel rinnovamento della gamma, le ragioni che hanno creato problemi di mercato al Tridente. «Un marchio premium ed esclusivo come Maserati - approfondisce Wester - presenta limiti fisiologici ed è un errore spingerne i volumi».

Nel 2019 lo

stabilimento di Modena compie 80 anni e Wester è fiducioso nel futuro: «Occorre sposare il domani, non ha senso aggrapparsi al passato. Solo chi sa adeguarsi al cambiamento è in grado, come azienda, di cambiare posizione».

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