Il monito di Visco: "Italia paese anziano, bisogna lavorare di più"

Il governatore di Bankitalia sottolinea le sfide da affrontare: mercato del lavoro, crescita economica e maggiori opportunità per donne e giovani

Il monito di Visco:  "Italia paese anziano, bisogna lavorare di più"

"Lavorare di più e più lungo". Lo chide Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, che ammonisce sulla necessità di procedere su un percorso che definisce "inevitabile" e "da affrontare con determinazione", e subito, pure se con la dovuta gradualità.

La crescita economica, commenta Visco, "una sfida difficile ma anche decisiva", in un Paese come il nostro, dove "il mantenimento stesso del livello di vita richiede si innalzi l’intensità del capitale umano e riprenda a crescere la produttività". E quindi lavorare di più, e più a lungo è una necessità inderogabile.

Il problema del Belpaese, secondo il governatore di Bankitalia, è innazitutto quello di essere "un paese anziano", con "molti divari da recuperare", che deve "affrontare e rimuovere ostacoli importanti per assicurare una crescita con quelle caratteristiche". Tra gli ostacoli un mercato del lavoro che deve funzionare meglio, "con la capacità di accompagnare e non con la volontà di resistere al cambiamento - nelle tecnologie, nelle produzioni, nell’apertura dei mercati, nelle organizzazioni delle imprese".

L'Italia, continua Visco, sta facendo sforzi notevoli "sul piano della stabilità finanziaria", a cui devono però accompagnarsi "riforme strutturali", per eliminare i divari esistenti e ottenere una crescita "intelligente, sostenibile, inclusiva" e che sia duratura.

Fondamentale rimuovere le cause della "bassa occupazione in parti importanti del nostro territorio, tra i giovani, tra le donne", trasformando una grave debolezza in un'opportunità

ed eliminare i fattori alla base di una partecipazione al mercato del lavoro così bassa, "anche se in qualche caso ciò significa contrastare rendite di posizione o interessi particolari".

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