Mussari alla sbarra per Alexandria

Il gup lo manda a processo con Vigni, Baldassari, Nomura e Db

Massimo Restelli

L'ex presidente del Monte Paschi Giuseppe Mussari finisce alla sbarra, insieme al suo direttore generale Antonio Vigni e all'ex capo dell'area Finanza Gian Luca Baldassarri per il caso Alexandria-Antonveneta. Le accuse sono, a vario titolo, manipolazione del mercato, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo all'autorità di Vigilanza. Il rinvio a giudizio è stato deciso dal Gup di Milano, Livio Cristofano, che ha mandato a processo tutti i 16 imputati, compresi quindi i consulenti di Deutsche bank e di Nomura.

Il processo inizierà il 15 dicembre: al centro delle indagini ci sono le alchimie finanziarie - appunto i derivati Alexandria e Santorini, il prestito Fresh e la cartolarizzazione Chianti Classico - con cui la vecchia gestione di Rocca Salimbeni avrebbe imbellettato i conti per nascondere i buchi scavati dalla costosissima acquisizione di Antonveneta: nel 2007 Siena diede al Santander un assegno vicino a 9 miliardi. Acquisto che, secondo alcuni osservatori, fu il principio delle successive difficoltà finanziarie di Mps, costretta negli anni seguenti a ricapitalizzare più volte. Fino a quella ora in agenda, da 5 miliardi, conseguente alla bocciatura agli stress test.

L'accusa ritiene in particolare che la vecchia Mps con i derivati abbia fatto emergere centinaia di milioni di utili esistenti solo sulla carta, occultando perdite fino a 2 miliardi. Oltre al terzetto Mussari-Vigni-Baldassari, vanno a giudizio l'ex direttore finanziario Daniele Pirondini e Marco Di Santo, all'epoca a guida del capital management. Alcuni degli ex vertici della Rocca erano già stati condannati in primo grado a Siena, in un filone minore.

Ora a Milano ono a processo anche Deutsche Bank, la sua filiale londinese e Nomura, indagate per la legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa. Nel mirino sei tra manager ed ex di Db (Ivor Scott Dunbar, Michele Faissola, Michele Foresti, Dario Schiraldi, Matteo Angelo Vaghi Marco Veroni) che da Londra avevano costruito il derivato Santorini e due di Nomura: Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci, per il derivato Alexandria. Deutsche Bank, i cui problemi sembrano non finire mai (venerdì il titolo è prima crollato e poi risalito in Borsa dopo la fuga degli hedge fund per il rischio della maxi-multa attesa negli Stati Uniti), ha replicato: «Ci difenderemo in tribunale», negando altri commenti.

Mps ha invece

già presentato istanza di patteggiamento con una sanzione da 600mila euro e la confisca di 10 milioni (su cui deciderà il Gup il 14 ottobre). La posizione della banca è quindi stata stralciata. Ora tocca Mussari & C.

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