Mutui, variabile e fisso: come sfruttare al massimo i nuovi mimi

Tasso fisso o variabile? Con il Qe di Draghi e i nuovi tassi dell'Euribor cambia tutto: cosa fare per scegliere quello giusto

Mutui, variabile e fisso: come sfruttare al massimo i nuovi mimi

Dovete comprare casa? Forse questo è il momento migliore. I tassi dell'Euribor sono rimsati bassi, in porossimità dello zero. Così adesso le banche provano ad attrarre nuovi clienti in questo modo: offerte sotto il 2 per cento e gli analisti scommettono che nel giro di pochi mesi si arriverà all'1,5 per cento. I tassi minimi però compoprtano qualche rischio. Il ritorno dell'inflazione potrebbe far salire il valore dell'Euribor, e quindi anche la rata a tasso variabile. Ma chi non vuole rischi e opta per il tasso fisso va incontro a valori che scendono ancora. Oggi è possibile trovare trovare mutui fissi a 20 anni appena sopra la soglia del 3 per cento e i trentennali sotto il 3,5 per cento. Da alcuni dati rilevati da mutuionline.it i mutui ventennali su un prestito da 100 mila euro il migliore prodotto variabile si pone all'1,86 per cento con una rata da 499 euro con il tasso variabile, mentre con quello fisso si va verso una rata mensile da 566 euro. Una differenza minima che si aggira intorno ai 67 euro al mese e che aumenta fino a 80 euro se il confronto è sui mutui trentennali. Ma vale la pena davvero scegliere un mutuo a tasso fisso? Se chi chiede il prestito vuole tranquillità finanziaria, allora questa è la scelta migliore. In questo momento chi ha scelto il tasso fisso ha riparmiato su chi ha scelto un tasso variabile. Ma bisogna considerare che l'Euibor nel tempo può solo salire e con lui le rate che vengono indicizzate.

Se si prende ad esempio un finanziamento da 120 mila euro, tra 12 mesi il variabile costerebbe 25 euro in più di quello fisso. Tra un anno, con un incremento dell'Euribor al 2 per cento l'incremento della rata sul variabile porterebbe a uno svantaggio di ben 121 euro rispetto al fisso e anche tra 10 anni il costo di un mutuo indicizzato risulterbbe superiore di 40 euro. E sulla scelta da fare per chi devere accendere un mutuo interviene Roberto Anedda, direttore marketing di mutuionline, che su Corriere Economia spiega: "Sarebbe meglio aspettarsi un'offerta di mutui variabili con il cap offerti con tassi e tetti di copertura ragionevoli.

Nel catalogo delle banche invece ci sono prodotti che oltre a un innalzamento dello spread di qualche decimo di punto spingono il tetto a un livello troppo elevato per essere interessante, tra il 5,5 per cento e il 6 per cento. Chi teme uninnalzamento del costo del denaro di questo livello ovviamente sceglie subito il fisso. Il risultato è che il cap è praticamente sparito da richieste e stipule".

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