Elon Musk si scaglia contro lo smart working, categorico l’imprenditore in un messaggio destinato ai dipendenti di Tesla. “Niente più lavoro da remoto”, il monito firmato personalmente dal Ceo, poi trapelato sui social network, tanto da innescare diverse polemiche.
Nel messaggio inviato ai dipendenti dell’azienda statunitense, Elon Musk ha spiegato che “tutti quelli che intendono lavorare da remoto devono essere in ufficio per un minimo (e sottolineo ‘un minimo’) di 40 ore a settimana, oppure devono lasciare Tesla”. Il miliardario ha poi aggiunto: “Se ci sono collaboratori straordinari per cui questo non sarà possibile, giudicherò e approverò direttamente io ogni singolo caso”.
La mail finita sul web è diventata virale e in molti hanno voluto chiedere spiegazioni direttamente a Elon Musk. “Molte persone stanno parlando di questa mail. Vuoi dire altro alle persone che credono che lavorare in ufficio sia un concetto antiquato?”, il quesito di Whole Mars Catalog. Non è tardata ad arrivare la presa di posizione del 50enne nato a Pretoria: “Queste persone dovrebbero far finta di lavorare altrove”.
Una replica netta, tranchant, che conferma indirettamente l’autenticità del messaggio. Nel mirino di Elon Musk sarebbero finiti i manager di Tesla, rei di usufruire troppo spesso dello smart working, non dovendo operare sulla catena di montaggio. Il messaggio dell’imprenditore è chiaro: tutti devono rientrare in azienda, a partire dagli ingegneri che si occupano di software.
L’aumento di casi positivi per Covid-19 registrato in America negli ultimi giorni non
sembra essere al centro dei pensieri di Musk, dunque. Se altre realtà come Twitter, Meta e Spotify hanno deciso di puntare sul lavoro da remoto, Tesla ha una filosofia molto diversa: niente smart working, si lavora in ufficio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.