Quanto crescerà il nostro Paese nel 2016? Ma soprattutto: qual è l'entità del tesoretto a disposizione di Palazzo Chigi? A seconda delle stime che si realizzeranno nelle mani di Matteo Renzi ballo 5 miliardi di euro tondi tondi. Se si dovesse confermare la stima di crescita all'1,6% fatta dal ministero dell'Economia, la legge di Stabilità sarà di manica più larga. Se invece dovesse avverarsi la profezia dell'Ocse, che fissa all'1,3% la crescita del pil italiano per il 2016, Pier Carlo Padoan dovrà rivedere tutti i conti e il premier sarà costretto a fare a meno di qualche promessa.
Nel World Economic Outlook l'Ocse invita Renzi alla prudenza. Gli economisti di Parigi hanno, infatti, rivisto al rialzo la stima per la crescita del pil italiano per il 2015, allo 0,7% (0,1 punti in più rispetto alle previsioni di maggio), ma hanno anche ritoccato al ribasso quella per il 2016, all’1,3% (0,2 punti in meno). Durante la presentazione dell’Interim assessment, la capo economista dell’Ocse, Catherine Mann, ha spiegato che uno dei principali fattori da cui deriva il ritocco al rialzo delle previsioni di crescita dell’Italia è il "miglioramento nella partecipazione della forza lavoro" e "un aumento dei posto di lavoro, anche se il tasso di disoccupazione è aumentato, perché ci sono più persone attive". "Inoltre - ha continuato - in Italia sono state fatte riforme importanti, che stanno dando un traino all’economia".
"Questo miglioramento sul fronte del lavoro ha dato un supporto ai consumi privati, che quest’anno sono cresciuti più di quanto si fosse previsto - ha aggiunto la Mann - dando un maggiore contributo alla crescita il Paese beneficia anche di un effetto positivo del contesto dell’Eurozona".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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