Nel 2016 il pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell'1,0%. La variazione annua del pil stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari a +0,9% (nel 2016 vi sono state due giornate lavorative in meno rispetto al 2015).
Le stime preliminari sono state diffuse oggi dall'Istat mentre i risultati dei conti nazionali annuali per il 2016 saranno diffuse il prossimo 1° marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno comunicati il 3 marzo. La variazione acquisita per il 2017 è pari a +0,3%.
Il quarto trimestre del 2016, riferisce l'Istat, ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due in meno rispetto al quarto trimestre del 2015 La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei settori dell'industria e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. Nello stesso periodo il pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,5% negli Stati Uniti, dello 0,6% nel Regno Unito e dello 0,4% in Francia.
In termini tendenziali, la crescita è stata del 2,2% nel Regno Unito, dell'1,9% negli Stati Uniti e dell'1,1% in Francia.Paolo Gentiloni ha commentato su Twitter così i dati diffusi: "Dati Istat su Pil incoraggianti. Governo determinato a proseguire riforme per favorire la crescita".
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