Il “rosso” della Ferrari vince il lo speciale gran premio della casa automobilistica con la più alta reputazione in Italia fra le aziende del settore automotive. Primo posto nella classifica stilata dal Reputation Institute che si occupa della misurazione e della consulenza sulla reputazione.
Nella Italy Automotive RepTrak 2017, la casa di Marenello, simbolo d’eccellenza del made in Italy, forte di una identità solida e di un’immagine impeccabile ha ottenuto 84,2 punti, seguita da altri due marchi del lusso: Maserati (83,5) e Lamborghini (82,5). Subito dopo il podio si piazzano tre marchi tedeschi che godono di un vasto consenso fra i consumatori: al quarto posto c’è l'Audi (81,4), seguita da vicino da Porsche (81) e Bmw Group (80,6). Settima posizione per Bosch (80,0), seguita da Michelin (79,9), Mercedes Benz (79,5) e Ducati (78,1) in decima posizione.
Grazie al lancio di due nuovi modelli di assoluto successo come la Giulia e la Stelvio, Alfa Romeo sale in classifica fino al 23° posto (72,6), staccando nettamente Hyundai (70,7), Mini (70), Smart (63,8), Volkswagen (63,3), quest'ultima in ripresa (+6,6 pt) dopo l'annus horribilis del 2016. Strada in salita invece per il marchio Fiat che, a livello di reputazione occupa l’ultimo posto della classifica.
"L'automotive risente ancora degli effetti del dieselgate: dopo il crollo dello scorso anno, anche nel 2017 la reputazione del settore è in leggera flessione - spiega Fabio Ventoruzzo, direttore del Reputation Institute -. L'automotive, come conseguenza delle continue vicende legate alle emissioni, sta depauperando il forte legame emotivo che aveva saputo costruire con gli italiani, in controtendenza rispetto alla reputazione media delle aziende in Italia che, invece, anno dopo anno sta crescendo".
"Nel settore automotive, dove si registra la presenza di grandi player di dimensioni globali che raggruppano diversi marchi, sono piuttosto evidenti le potenzialità inespresse di una brand architecture che valorizzi il contributo reputazionale dei singoli brand - sottolinea Ventoruzzo -. Fino a oggi, infatti, nessuna grande azienda del calibro di Fca, Volksvagen e Daimler ha saputo fare leva sui marchi più prestigiosi e apprezzati per lavorare sulla reputazione del gruppo che, infatti, si trova appiattita sui marchi più tradizionali ma con meno appealing".
Oltre alle case automobilistiche, il Reputation Institute, analizza anche la filiera dove Bosch (80) player globale nel settore delle tecnologie e dei servizi nell'automotive si aggiudica il gradino più alto del podio nel settore componentistica generale. Nel settore spicca la performance di Brembo (77,7), l'azienda leader mondiale nella costruzione di impianti frenanti. A Michelin (79,9) il gradino più alto del podio per il settore pneumatici, un settore estremamente competitivo dove anche Pirelli (77,5), facendo leva sull'innovazione, si conferma tra le aziende con la reputazione più forte.
Il modello RepTrak del Reputation Institute misura la percezione della popolazione italiana in relazione alle principali aziende su
sette "dimensioni razionali" che rappresentano la chiave per la valutazione della reputazione: prodotti e servizi, innovazione, ambiente di lavoro, governance, responsabilità sociale e ambientale, leadership e performance.
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