"Qui è come se fossimo stati in guerra: per la ricostruzione non c'è destra e sinistra, bisogna ricostruire". In una intervista al Corriere della Sera, l'economista Claudio Borghi Aquilini riassume i punti cardine del nostro programma economico della Lega Nord. Programma che, spiega, contiene "ingredienti 'di destra' come la flat tax che piace ai Repubblicani americani" e "altri 'di sinistra', come la piena occupazione in Costituzione e un certo interventismo statale".
L'eurodeputato della Lega Nord propone persino "un ritorno alla scala mobile". Misura che potrebbe essere messa in atto qualora si temesse la perdita di potere d’acquisto con l’uscita dall’euro: "Non sarà mai tanto inflattiva - avverte - da erodere il vantaggio della svalutazione". Uscire dall’euro però è, a detta di Borghi, inevitabile. "La premessa - spiega l'economista - è il recupero di sovranità, in cui il ritorno al controllo sulla moneta è indispensabile per togliersi dal ricatto". E propone l'esempio del premier ungherese Viktor Orbàn che ha cacciato il Fondo monetario internazione e che ora ha deciso di costruire un muro per fermare gli immigrati. "Eppure - fa notare - nessuno gli dice niente.
Perché ha la sua moneta e nessuno può imporgli niente. È libero". Nell'uscita dall'Eurozona, conclude l'economista, "il problema sono le speculazioni nel giorno di cambio della moneta. Non possiamo farci fermare da una technicality".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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