Alla fine Ryanair ha ceduto ai piloti di Italia, Irlanda, Gran Bretagna, Germania, Spagna e Portogallo che hanno annunciato diversi scioperi per chiedere il riconoscimento del contratto di lavoro collettivo,
Per scongiurare il caos a ridosso delle feste natalizie, la compagnia low cost ha infatti accettato di incontrare - di fatto riconoscendoli come rappresentanti dei lavoratori - i sindacati dei piloti, accogliendo le loro richieste a patto che istituiscano commissioni ad hoc, che si occupino delle questioni della compagnia, dato che Ryanair non si impegnerà con piloti che volano per compagnie aeree concorrenti.
"Ryanair cambierà la sua politica di lunga data di non riconoscimento dei sindacati per evitare ogni minaccia di interruzione del servizio ai suoi passeggeri e ai suoi voli da parte dei sindacati dei piloti durante la settimana di Natale", ha detto l'amministratore delegato Michael O'Leary, chiedendo di interrompere lo sciopero indetto per il 20 dicembre "in modo che i nostri clienti possano aspettarsi di tornare a casa per Natale senza la minaccia o la preoccupazione di scioperi dei piloti".
In Italia, in realtà, un primo sciopero - che riguarda i dipendenti di quattro compagnie, tra cui Ryanair - è già stato indetto per la giornata di oggi. Ma alla luce del dialogo, l'Anpac ha deciso di sospendere la mobilitazione prevista per oggi. "È un primo importantissimo passo, generato sicuramente dalla compattezza dimostrata dal personale, dalla solidarietà ricevuta da tutte le associazioni professionali europee e dalle dure prese di posizioni dei ministri Calenda, Paoletti e Del Rio a difesa della legalità e dei diritti costituzionali dei lavoratori che operano in Italia", commenta il sindacato dei piloti e degli assistenti di volo.
Resta invece critico Carlo Calenda: "Non è una concessione, è il minimo sindacale e non basta", dice il ministro per lo Sviluppo economico a L'aria che tira su La7, "Se vuole stare in Italia, Ryanair rispetti le norme e i diritti che ci sono in
Italia". E ha ricordato come ci siano in ballo anche dei contributi dalle Regioni: "Sono soldi pubblici e quindi deve rispettare le regole. Altrimenti, l'ho già detto e lo ripeto, si comporta in modo indecente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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