Il venerdì nero del trasporto aereo, di scena oggi con gli scioperi di Ryanair, Alitalia, Enav e Vueling , sarà un importante banco di prova per la compagnia irlandese in Italia. Se sulla serrata dei piloti che lavorano per il vettore low cost ci saranno le ritorsioni minacciate dal capo del personale di base a Dublino (la revisione degli scatti salariali, e lo stop ai trasferimenti richiesti e alle promozioni) è molto probabile che la levata di scudi politico-sindacale registrata in queste ore si farà più aspra.
Ma cosa può succedere nel concreto? Poco o niente a livello politico, anche perché Ryanair è la prima compagnia in Italia con oltre 32 milioni di passeggeri trasportati. Ma a muoversi sarà l'Authority per gli scioperi, che ha il potere di sanzionare la compagnia. Sulla quale pende già, come una spada di Damocle, una possibile multa da 5 milioni. I primi di dicembre l'Antitrust ha avviato, infatti, un procedimento di inottemperanza nei confronti di Ryanair che continua a non informare sui diritti dei passeggeri dopo la cancellazione di voli di settembre-ottobre. Un procedimento aperto sul quale avrà senza dubbio il suo peso la vicenda scioperi di questi giorni. Un boomerang per la compagnia che potrebbe ricevere, anche in questo caso, sanzioni.
"La commissione di garanzia che ho l'onore di presiedere sta monitorando attentamente la situazione ha spiegato il presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli e sono in corso accertamenti. Qualora venissero riscontrati comportamenti anti sindacali della Ryanair, che sicuramente aggravano il conflitto, potremmo intervenire punendo il datore di lavoro con sanzioni economiche che vanno da 5 mila a 50 mila euro raddoppiabili". La società low cost rischia, dunque, di pagare un conto salato di massimi 5,1 milioni. Uno smacco che sarebbe più che altro di immagine per una società che, nell'anno contabile 2016-2017, ha fatturato 6,64 miliardi con utili record a 1,3 miliardi.
Tornando allo sciopero di oggi, i piloti che potrebbero aderire sono una minoranza: il sindacato conta fra le sue file 280 iscritti da Ryanair, pari al 40% di tutti i comandanti e i primi ufficiali basati in Italia, circa 700. I numeri delle adesioni dello sciopero che andrà in scena tra le 13 e le 18 saranno comunque importanti per capire se a vincere sarà la base sindacale o il monito aziendale.
Inoltre anche guardando al futuro è utile ricordare quali sono gli scali italiani a trazione-Ryanair che in futuro potrebbero risentire di nuove serrate. In Italia la compagnia opera in 27 aeroporti. Ma quelli maggiormente esposti sono Trapani, Bergamo, Treviso, Pisa, Alghero nonché Milano Malpensa e Roma Fiumicino.
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