Chiusura in profondo rosso per Piazza Affari e per le principali piazze del Vecchio Continente mentre sul mercato sono rimbalzate le voci di un possibile downgrade della Francia, poi smentite da una fonte governativa. L’indice principale Ftse Mib ha chiuso in pesante territorio negativo (-2,01%). A fine seduta il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi equivalenti balza a 391 punti, prossimo ai massimi di seduta. Il rendimento è al 5,60%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli sale a 423 punti per un tasso del 5,92%.
L’impennata dei rendimenti nell’asta spagnola e le nuove voci di downgrade della Francia hanno nuovamente allargato lo spread tra i Btp e i Bund a ridosso dei 390 punti base e, soprattutto, mandano nuovamente in rosso le Borse europee. Madrid e Parigi sono, infatti, i listini peggiori del vecchio continente con passivi attorno al 2%, insieme con Milano dove l’Ftse Mib chiude a -2,01%. Si salva invece Francoforte (-0,8%).
A Piazza Affari si sono registrate forti vendite sul comparto bancario con Mediobanca (-4,5%), Intesa Sanpaolo, Ubi e Mps (-3,4%) e Unicredit (-3,1%). Molto male anche la Fiat (-3,7%) che paga il crollo delle immatricolazioni nel Vecchio Continente, e la Telecom (-3%) che sconta invece il nervosismo del mercato sull’argentina dopo la nazionalizzazione della controllata di Repsol.
Tra i pochi titoli positivi Autogrill (+1,9%) grazie alle nuove voci sullo spin off delle attività di food&beverage, e Snam (+1,3%) sul cui sale la febbre da scorporo. La migliore del listino è bonifiche Ferraresi (+14%). Fonsai è salita dell'1,2% nel giorno del cda che valuterà l’offerta di Unipol.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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