Lo spread tra Btp e Bund vola fino a 322 punti base dai 272 dell'apertura, ai massimi dal novembre 2018. Come fa notare l'agenzia Agi, l'andamento del differenziale è molto volatile.
In precedenza, nelle primissime contrattazioni il differenziale tra Btp e Bund era balzato a un soffio da 300 punti (299,2 punti), poi era sceso a 266 punti, probabilmente per l'azione della Bce, la quale oggi ha precisato di essere "pronta ad aggiustare tutte le misure se questo dovesse risultare appropriato a salvaguardare le condizioni di liquidità del sistema bancario e la trasmissione della politica monetaria".
In un secondo momento sono prevalse le vendite e lo spread è salito sopra i 300 punti, perché gli investitori vendono in attesa dei piani di stimoli dei governo, che dovranno essere finanziati con l'emissione di debito pubblico. Il rendimento del decennale è risalito quasi al 3% al 2,95% e piovono le vendite anche sui Bund tedeschi, il cui rendimento sale del 37%. S'impenna a +89% anche il tasso sul decennale francese.
Piazza Affari: avvio in calo
Piazza Affari avvia la seduta in calo dopo i primi scambi. L'indice Ftse Mib, alla prima rilevazione, tocca un -1,09% a quota 15.147 punti, mentre l'Ftse All Share cede lo 0,85% a 16.538 punti. In rialzo invece l'Ftse Star, che mette a segno un rimbalzo dello 0,49% a quota 26.815 punti. Tra i titoli peggiori figurano i titoli Exor e Fca a -4% circa.
Tra gli altri titoli spicca oltre -3% a 5,5 euro circa per Enel, titolo di maggior peso di tutto il listino. Male anche Eni(-1,5%). Tra i titoli in rialzo spicca invece Telecom Italia (+7,6% a 0,35 euro) che già ieri era balzata di oltre l'11% in scia al rally del settore dopo i conti 2019 oltre le attese della francese Iliad.
A Tokyo il Nikkei cede l'1,80%. Tra le piazze finanziarie, Parigi apre con un -2,84%, Francoforte il 3,63% mentre Londra arretra del 3,16%. Shanghai ha ceduto l'1,83% e Taiwan il 2,34%. Più pesanti ancora Seul (-4,86%), Sidney (-6,43%), Hong Kong (-3,61%) e Mumbai (-3,94%).
I prezzi del petrolio sono in caduta libera e la causa è da ricercare nell'impatto del nuovo coronavirus sull'economia globale. Basti pensare che il greggio Wti ha segnato un ribasso del 4,2% a 25,8 dollari al barile, toccando il livello più basso da maggio del 2003. In caduta anche il Brent, scivolato fino a 28,06 dollari al barile.
Borse a picco
Con il passare delle ore le Borse europee ampliano le loro perdite. Londra perde il 5,3% mentre a Milano l'indice Ftse Mib segna -2,28%. Francoforte va giù del 4,85%, Parigi del 5,3% e Madrid del 4,5%. Anche i future di Wall Street perdono intorno al 4%.
Appare ancora più evidente come la paura della pandemia da coronavirus condizioni i mercati rendendoli estremamente volatili. In mezzo a tutto questo l'Europa è percepita come l'epicentro dell'emergenza coronavirus.
Ieri a galvanizzare Wall Street ci hanno pensato le misure di stimolo dell'amministrazione Trump e della Fed mentre in Europa le misure annunciate finora da Bruxelle per l'economia appaiono insufficienti- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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