Mentre il governo si è impegnato a reperire circa quattro miliardi per poter tagliare il cuneo fiscale che grava sul lavoro, il presidente di Confindustria vorrebbe che l’importo fosse il doppio. "Se fossero otto o dieci miliardi sarebbe meglio", ha dichiarato Giorgio Squinzi, a margine dell’assemblea annuale di Indicam. Quanto ai capitoli dai quali reperire i fondi, Squinzi ha detto: "Dovranno fare un’analisi. Io comunque rimango dell’opinione che con una Pubblica amministrazione che spende annualmente oltre 800 miliardi con un minimo di spending review si possano recuperare". In merito alle posizioni del leader della Cgil, Susanna Camusso, che si è detta favorevole al taglio della tassazione sul lavoro purché non comporti aumento di flessibilità, Squinzi ha commentato: "Ognuno ha le proprie opinioni". Sul capitolo Alitalia, il leader degli industriali ha spiegato che "l’italianità delle aziende del nostro Paese non è di per sé un valore, ma dipende dalle situazioni. Oggi forse l’Italia è diventato un Paese un po' piccolo per essere una compagnia globale. Il trasporto aereo sta soffrendo in tutto il mondo. Se si può mettere mano a un progetto di medio-lungo termine strategico per il Paese, personalmente sono a favore".
Sul versante politico, Squinzi, parlando dell'esecutivo, ha detto che "mi sembra un governo di ampie convergenze per il momento. Mi auguro che possa veramente operare e incidere sui nodi del Paese, che sono i nodi dell’economia reale ed è lì che bisogna operare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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