Ecco tutte le stangate dell'estate

Lo studio dei consumatori attacca il "caro ombrellone" e gli aumenti per i trasporti. Record in Costiera Amalfitana

Ecco tutte le stangate dell'estate

Una raffica di rincari si sta abbattendo sul conto delle vacanze degli italiani. Un’indagine del Codacons denuncia aumenti a doppia cifra su tanti prezzi e tariffe dell’industria turistica. Ad essere colpite località note e meno note: prese d’assalto per evitare alcune delle complicazioni legate ai viaggi all’estero ai tempi del Covid-19. “Dai viaggi in auto, traghetto o aereo, ai soggiorni presso strutture ricettive, passando per l'affitto di ombrelloni, sdraio e lettini e alle consumazioni presso bar e ristoranti, tutto questa estata costa di più”, riassume lo studio dell’associazione di tutela dei consumatori. Il report analizza nel dettaglio alcune voci di costo: “I trasporti marittimi hanno subito infatti incrementi medi del +18%, i biglietti aerei sono aumentati del +17%, mentre per i villaggi vacanza occorre spendere in media il 15% in più. Rincari anche per i pacchetti vacanza (+8%), alberghi e strutture ricettive (+3,8%) e ristoranti (+2%)”.

Il Codacons annuncia che il conto sarà ancora più salato rispetto a dodici mesi fa: “Il quadro che ne emerge è quello di una estate in cui una vacanza costa sensibilmente di più rispetto al 2020, nonostante già lo scorso anno stabilimenti balneari, strutture ricettive ed esercizi vari abbiano ritoccato i listini con la scusa del Covid. In base alle stime dell'associazione, nel 2021 la spesa procapite per una villeggiatura estiva di 10 giorni costa in media l'11% in più, passando - considerata la spesa per spostamenti, soggiorni, servizi vari, pasti e consumazioni - dagli 898 euro del 2020 ai 996 euro del 2021, con un incremento pari a +98 euro a persona”. Chi si sposta in auto, inoltre, dovrà mettere in conto una maggiore spesa per i rifornimenti del +17% rispetto al 2020 a causa dei rincari di benzina e gasolio, che portano un pieno a costare oggi oltre 12 euro in più rispetto allo scorso anno. Ricevute più salate anche per gli spostamenti in generale. Tutti i vettori stanno infatti tentando di recuperare i margini persi nei mesi dove la domanda di viaggi ha subito un crollo verticale a causa del diffondersi della pandemia e delle restrizioni a livello internazionale.

Secondo l’associazione di consumatori il “bollino nero” dei rincari spetta alla Costiera Amalfitana. Tra gli stabilimenti balneari delle celebri località campane si sarebbero registrati aumenti del 40%. Incremento non in sintonia con il 5% medio registato a livello nazionale. Incrementi anche per concedersi una pausa in un locale nei pressi delle spiagge. Fare colazione al bar, prendere un aperitivo, pranzare o cenare al ristorante, costa in media il +2% rispetto allo scorso anno, con incrementi dei listini che raggiungono però il +10% nelle località a forte vocazione turistica.

Questo perché gli esercizi – sempre secondo il Codacons – hanno ritoccato i listini al pubblico per caffè, gelati, bevande (nel caso dei bar), e corretto al rialzo i prezzi, dagli antipasti al dolce, passando per pizza e fritti. Un menù salato per chi è alla ricerca del meritato riposo.

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