Una tassa tra 40 centesimi e 1,5 euro per coprire i costi dell'emissione della fattura elettronica. A quanto pare i gestori di alcune pompe rilasciano il documento ma applicando un sovrapprezzo che a volte può anche toccare 1,5 euro. Insomma alcuni benzinai di fatto stanno reagendo in questo modo, come sottolinea laVerità all'ingresso sul campo della fattura elettronica. Una contromisura quella intrapresa dai benzinai che poi finisce per colpire le tasche degli italiani.
Insomma se viene richiesta la fattura elettronica in un punto vendita di carburanti allora scatta la richiesta di un sovrapprezzo. “Sul carburante non ho margine di guadagno e quindi sono costretto a mettere quell’euro e cinquanta di oneri amministrativi", rivela un benzinaio veneto a "Quarta Repubblica", il tak show condotto da Nicola Porro su Rete 4. Il presidente dei benzinai di Confcommercio Treviso spiega anche qul è il motivo di questo "rincaro": "L’errore da parte dello Stato e dei rappresentanti dei gestori è quello di non avere considerato i costi aggiuntivi che i benzinai hanno con la fatturazione elettronica".
Su questo punto è intervenuto anche Salvatore Basile, coordinatore regionale Faib (Federazione autonoma benzinai Italia) Sicilia che a la Verità afferma: "Il sovraprezzo va a coprire i costi necessari che i benzinai hanno nell' emettere la fattura elettronica e che a livello di sindacato stanno lavorando per «verificare la legittimità della sovrattassa". Insomma a quanto pare la fattura elettronica è diventata una sorta di "tassa nascosta" sulla benzina...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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