Quattro anni e un'impennata delle tasse legate agli immobili difficile da non notare. Prima l'introduzione dell'Imu, poi quella della Tasi. Così il fisco si è concentrato sulle case, garantendo una vera e propria impennata alla tassazione.
Secondo uno studio della Cgia di Mestre soltanto cinque miliardi sono finiti nella casse dei Comuni nell'ultimo anno in cui si è pagato l'Ici, il 2011. Una cifra che rappresenta meno della metà di quanto raccolto lo scorso anno, quando il prelievo ha superato invece i dieci miliardi.
L'aumento più serio è quello che è andato a toccare uffici e studi privati, per i quali le tasse hanno fatto segnare un +142%, ma non stanno meglio neppure le botteghe e i negozi (+137%). Sopra il 100% in più anche laboratori di arti e mestieri e istituti di credito, mentre per quanto riguarda gli immobili a uso produttivo il rialzo si ferma (si fa per dire) al 94%.
La tendenza generale secondo il segretario dell'associazione artigiani, Giuseppe Bortolussi, è quella di mantenere
"relativamente basso il livello di tassazione sulle prime case, innalzando, invece, quello sugli immobili ad uso produttivo e sulle abitazioni diverse dalla principale". Che tradotto significa "fare cassa sugli imprenditori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.