Il giorno dopo il fallimento dell'Opa lanciata dai Della Valle su Tod's con l'obiettivo di ritirare il titolo dal mercato, le azioni sono crollate del 19% fino a 31,9 euro. L'Opa era stata lanciata a 40 euro. Ma alcuni grandi investitori puntavano a un rilancio dell'ultimo momento, per cui avevano acquistato azioni Tod's con intento solo speculativo, puntando proprio su un rilancio. Il risultato è che sono rimasti con il cerino in mano. D'altra parte i Della Valle erano pronti a pagare ai soci quasi 340 milioni, ma non erano e non sono disposti a sottostare al ricatto degli investitori.
In base ai risultati provvisori, l'offerta riguardante il 25,5% di Tod's (la quota che sta sul mercato) ha ricevuto adesioni inferiori alla metà dei titoli oggetto dell'Opa, pari a circa il 12% del capitale: pertanto la famiglia Della Valle (che ha circa il 65%), in asse con la Delphine di Bernard Arnault (che ha il 10%), si è fermata all'86,95% del capitale sociale. È stata mancata quindi la soglia del 90% fissata come condizione di efficacia dell'operazione. E ieri si è appreso che non se ne farà niente: «L'offerente comunica sin d'ora che non intende rinunciare alla condizione sulla soglia, con la conseguenza che l'offerta non si perfezionerà» è stato annunciato in una nota a seguito dei risultati preliminari. «Chi ha deciso di mantenere le proprie azioni avendo letto le motivazioni dell'offerta, da noi illustrate nel documento di offerta, vuol dire che condivide la nostra visione e la sua esecuzione - ha sottolineato DeVa Finance (il veicolo Della Valle-Lvmh che ha lanciato l'offerta) - pertanto da domani lavoreremo tutti per ottenere nei tempi necessari la realizzazione di un'operazione che spero ed auspico sarà di grande successo». Questo significa che anche chi ha consegnato i titoli dovrà tenerseli e che non avverrà alcun rilancio dell'Opa.
Quello che succederà è quanto già previsto in caso di fallimento dell'Opa: la possibilità di procedere comunque al delisting di Tod's tramite fusione in DeVa Finance entro sei mesi dalla chiusura dell'offerta pubblica, come dichiarato nei documenti di offerta.
Nel caso in cui si procedesse con questo «piano B» verrà convocata un'assemblea dei soci per deliberare la fusione e all'azionista Tod's che non approverà la fusione verrà riconosciuto un diritto di recesso pari alla media dei prezzi nei 6 mesi
precedenti: ad oggi fanno notare le case d'investimento la media a 6 mesi corrisponde a 36,2 euro, il 10% in meno dei 40 euro dell'offerta ormai annullata.Chi aveva scommesso su Tod's solo per speculare dovrà farsene una ragione.
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