Il Def della discordia che agita tanto le acque del governo potrebbe portare consistenti novità anche nell'uso del contante. L'esecutivo infatti dichiara guerra all'evasione e studia nuove misure per mettere in campo un piano efficace per fermare il sommerso. L'esecutivo gialloverde affronta questo punto spinoso nel piano nazionale delle riforme e in modo più dettagliato nel tabelle del del cronoprogramma allegate. Come sottolinea il Sole 24 Ore, seppur ancora con indicazioni generiche, di fatto il governo sta studiando una strategia per incentivare l'uso della moneta elettronica. Traduzione: una modifica ai limit dell'uso del contante. L'esecutivo nel suo Pnr mette in luce i dati del sommerso. L'evasione fiscale e contributiva per il 2016 ammonte a 107,522 milioni di euro. Un trend in crescita con un +0,7 per cento rispetto al 2015. Ed è qui che potrebbe arrivare una ulteriore stretta sull'uso del contante. In questo momento non possono essere usati contanti per scambi che superano la cifra dei 2.999,99 euro.
Da 3.000 euro in su servono strumenti di pagamento e discmabio di denaro tracciabili. Un'altra mossa che si appresta a compiere il governo è l'uso in modo sistemico di strumenti legati alla tecnologia come ad esempio la fatturazione elettronica. In questi anni i limiti sull'uso del contante sono cambiati ripetutamente.
Il primo limite era stato fissato a 20mila euro nel 1991. Poi come ricorda laleggepertutti, nel 2008 il pasaggio a 12.500 euro. Nel 2010 si abbassa ancora a 5mila euro per poi arrivare a mille euro nel 2011. Nel 2016 l'ultimo incremento alla soglia di 3000 e- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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