Varoufakis: "L’Ue non accetta il piano della Grecia? Un referendum sull’euro"

Il ministro delle finanze annuncia: "Se non accetatte il piano, voto sull'euro". Poi la smentita: "Appartenenza non è in discussione"

Varoufakis: "L’Ue non accetta il piano della Grecia? Un referendum sull’euro"

"Non credo sia necessario un nuovo prestito", il terzo, da 50 miliardi, perché "non torneremo nel meccanismo del prestito in cambio di un programma da rispettare. L'idea che proponiamo ai partner europei è quella di un progetto che ridia alla Grecia la possibilità di crescere e fermare la crisi umanitari".

Così Yanis Varoufakis, ministro delle Finanze greco, intervistato dal Corriere della Sera. Il progetto a breve termine - fino a giugno, dice Varoufakis - è quello di "stabilizzare la situazione", poi "dovrà scattare un secondo livello: per fare ripartire l'economia greca". Il ministro delle finanze spiega che l'intenzione è di arrivare a un "contratto per la crescita", basato su "un approccio fiscale ragionevole". Tre i punti fondamentali: "Un surplus di bilancio rivisto, quello previsto in passato strangolerebbe la Grecia. Una ristrutturazione del debito intelligente. Un piano di investimenti di grande portata". Poi arriva una vera sfida: "Se Bruxelles non accetterà il piano della Grecia per uscire dalla crisi potrebbero esserci problemi. Ma, come mi ha detto il mio primo ministro, non siamo ancora incollati alle poltrone. Possiamo tornare alle elezioni. Convocare un referendum" sull'euro. Di fronte alle proposte di Atene, però, da parte dell'Europa - spiega - c'è "silenzio. È che l'Europa va avanti per inerzia. È come una grande nave che impiega tempo per cambiare rotta. In più, se il cambiamento viene da un governo della sinistra radicale, prevale il timore che dietro ci sia qualcosa di losco".

Le parole del ministro hanno creato non poche polemiche in Europa e così arriva la smentita: "Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis intendeva un referendum sulle misure da adottare per uscire dalla crisi e non un referendum sull’euro". Così fonti del governo di Atene precisano le dichiarazioni di Varoufakis rilasciate al Corriere.

L’ipotesi di un referendum, sulle misure del Governo, secondo un portavoce di Atene non è "uno scenario di base" e anzi viene definita un’ipotesi "sfortunata", in quanto significherebbe che i negoziati con i creditori sono falliti. Cosa che l’esecutivo ellenico non si augura".

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