Egitto, alla vigilia di un nuovo voto sulla Costituzione: scontri e critiche

Ancora alle urne per la nuova Costituzione. Pesanti critiche da parte dell'opposizione. Scontri ad Alessandria

Egitto, alla vigilia di un nuovo voto sulla Costituzione: scontri e critiche

In Egitto è la vigilia di una nuova chiamata alle urne. Gli elettori, già al voto il 15 dicembre per decidere se approvare la bozza della nuova costituzione, torneranno a esprimersi nelle province che ancora non hanno dato la loro preferenza.

Se grandi città come Il Cairo e Alessandria hanno già votato, tocca questa volta a 19 altre province, in cui è più radicale l'adesione all'Islam. In cui dunque ci si attende un nuovo successo del sì, con un margine superiore rispetto a quanto successo al primo turno, quando ad approvare il testo era stato il 57% dei cittadini votanti.

Molti i dubbi emersi dagli articoli della nuova Costituzione. C'è il richiamo ai principi della Sharia (articolo 2). Secondo diverse Ong anche una scarsa considerazione per le minoranze religiose e in generale diversi punti di cui ridiscutere.

Mohamed ElBaradei, leader del Fronte di Salvezza Nazionale, è tornato a parlare oggi. In un videomessaggio ha chiesto un ritorno alla Costituzione del 1971, spiegando come prima ancora della presenza nel testo costituzionale della legge islamica, siano preoccupanti la scarsa indipendenza concessa alla magistratura e la possibilità per i tribunali militari di tenere processi civili. ElBaradei ha di nuovo rivolto accuse anche al sistema di voto, che ritiene fallato.

Nei giorni scorsi l'opposizione aveva parlato ancora della Costituzione, invitando gli imam a evitare riferimenti e consigli su come votare durante la preghiera del venerdì. "Tanto il sì quanto il no - avevano detto - sono prese di posizione politiche che poco hanno a che fare con religione, paradiso e inferno".

Alessandria è tornata ad essere anche oggi teatro delle proteste.

Una manifestazione a favore della nuova bozza Costituzione è degenerata in una serie di scontri, nei quali si sono affrontati migliaia di Fratelli Musulmani e salafiti e i sostenitori dell'opposizione laica. Almeno 35 i feriti nei pressi della moschea Qaed Ibrahim.

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