Afghanistan, attaccata base italiana in Gulistan Un morto e cinque feriti

Attacco a colpi di mortaio all'avamposto "Ice" nel settore sud-est dell'area di responsabilità italiana. Sale a 50 il numero degli nostri militari morti nella missione

Afghanistan, attaccata base italiana in Gulistan Un morto e cinque feriti

Un soldato italiano, Michele Silvestri, 33enne sergente del 21° Genio guastatori di Caserta, è stato ucciso in Afghanistan, altri cinque sono rimasti feriti, tra cui una ragazza in gravi condizioni. Oggi pomeriggio è stato sferrato un attacco con colpi di mortaio contro la Forward operative base (Fob) "Ice" in Gulistan. La base, che si trova nel settore sud-est dell'area di responsabilità italiana, è assegnata alla Task Force South-East, su base del 1° Reggimento Bersaglieri. Sale così a 50 il numero degli italiani deceduti nel corso della missione multinazionale Isaf in Afghanistan.

"I cinque militari feriti sono stati subito soccorsi e trasferiti in elicottero all'ospedale militare da campo della coalizione più vicino", ha spiegato l’ufficio del capo di Stato maggiore nella nota. L’avamposto "Ice" era stato preso di mira anche in mattinata, sempre a colpi di mortaio, che però erano finiti fuori dal perimetro della base. Nel primo pomeriggio l’attacco è stato ripetuto e, questa volta, alcune bombe sono andate a segno. Dopo il secondo attacco, si sono alzati in volo alcuni elicotteri d’attacco Mangusta che hanno "neutralizzato" le postazioni nemiche.

In Afghanistan sono 4.200 i militari italiani che prendono parte alla missione Isaf. Il contingente italiano di stanza a Herat è dal 29 settembre scorso al comando del generale di Brigata Luciano Portolano, comandante della Brigata "Sassari". Il Regional Command West (Rc-W), la zona sotto la responsabilità italiana, è un’ampia regione dell'Afghanistan occidentale, grande quanto il Nord Italia, che si estende sulle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah.

La missione Isaf ha il compito di condurre operazioni militari in Afghanistan secondo il mandato ricevuto, in cooperazione e coordinazione con le forze di sicurezza afgane e le forze della coalizione per "assistere il governo afgano nel mantenimento della sicurezza, favorire lo sviluppo delle strutture di governo, estendere il controllo del governo su tutto il Paese ed assistere gli sforzi umanitari e di ricostruzione".

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