Le Femen lanciano la "Topless Jihad". Il celebre movimento di donne ucraine, che si denudano per protesta, si mobilita in sostegno di Amina Tyler, la ragazza tunisina che, imitandole, ha postato su Facebook le sue foto in topless, scatenando la violenta reazione dei conservatori islamici che ne chiedono ferocemente la lapidazione.
Sul sito delle Femen, la "guerra santa del topless" invita tutte le donne arabe a un’azione pubblica in topless: "Ci saranno milioni di Amina! Il nostro seno è più pericoloso delle vostre pietre".
La giovane tunisina, di cui la scorsa settimana si erano perse le tracce facendo temere per un’incarcerazione o un internamento in manicomio, si trova regolarmente nella sua abitazione in Tunisia e sta bene; lo ha riferito nei giorni scorsi il suo avvocato, Bochra Belhaj Hmida.
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