In una lettera di 10 pagine inviata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il segretario generale Ban Ki-moon ha chiesto di valutare la creazione di un nuovo team di 100 specialisti, da impiegare nella distruzione dell'arsenale chimico di Bashar al-Assad.
Per la seconda volta in Siria, la missione Onu sta valutando altri casi di possibile utilizzo delle armi chimiche nel conflitto civile, mentre proseguono i lavori per la distruzione dell'arsenale di cui il regime di Bashar al-Assad ha fornito un lungo elenco: mille tonnellate cubiche di materiale.
La missione che ha in mente il segretario generale sarebbe composta da tecnici, amministratori e ufficiali addetti alla sicurezza e manterrebbe soltanto una "leggera presenza" in Siria, utilizzando Cipro come base. La parte tecnica del gruppo sarebbe costituita da uomini dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac).
Se l'idea di Ban Ki-moon venisse accolta, si allargherebbe la missione al momento dispiegata, formata da un gruppo di 35 ispettori.
538em;">Il compito affidato alle Nazioni Unite è reso complicato dalla mole del materiale da distruggere, ma anche dalla difficoltà di agire in una situazione fluida, tra fronti in continuo spostamento e un'opposizione priva di un coordinamento centrale con cui ragionare. Gli esperti dovranno anche eliminare gli impianti di produzione.
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