Siria, Brahimi: Damasco accetta una tregua per la festa del Sacrificio

L'inviato speciale di Onu e Lega Araba convince le due parti a una tregua, al via venerdì, con la festa religiosa dell'Eid al-Adha

Siria, Brahimi: Damasco accetta una tregua per la festa del Sacrificio

Via libera al cessate il fuoco in Siria. Secondo Lakhdar Brahimi, l'inviato di Onu e Lega Araba a Damasco, entrambe le parti in lotta avrebbero accettato di fermare i combattimenti. La tregua tra ribelli e forze lealiste avrà il via venerdì, in occasione dell'Eid al-Adha, la festa religiosa del Sacrificio, della durata di quattro giorni.

A dare l'annuncio dello stop alle ostilità lo stesso Brahimi, che durante una conferenza stampa alla Lega Araba, al Cairo, ha sottolineato di avere ottenuto l'ok "dal governo siriano", dopo la sua visita a Damasco.

L'inviato speciale, secondo un portavoce dell'Onu, stava "lavorando duramente" per ottenere "un cessate il fuoco di lunga durata, che potesse dare il via all'apertura di un processo politico" in Siria, da 20 mesi diviso in una guerra civile sanguinosa. Brahimi non avrebbe specificato - scrive al Jazeera - la durata del cessate il fuoco.

I ribelli aspettano Damasco. Manca un comunicato ufficiale

Il governo di Damasco dovrebbe annunciare la tregua in un comunicato che sarà diramato tra oggi e domani. Il ministro degli Esteri siriano ha però sottolineato che una decisione definitiva deve ancora essere presa. Il sì alle tregua, al momento, sarebbe quello di molti capi ribelli. Ancora non ufficiale l'impegno da parte del governo.

Per contro i ribelli, che hanno accettato di deporre le armi per un periodo, sottolineano di aspettare che sia Damasco a farlo per primo.

Il generale Mustafa al-Sheikh, capo del consiglio militare dell'Esercito Libero, ha aggiunto che "il regime ha mentito molte volte nel passato: è impossibile che applichi la tregua, anche se assicura che lo farà".

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