I terroristi filo Al Qaida scatenano l'inferno in Kenya. Questa volta l'obiettivo è un grande centro commerciale di Nairobi frequentato dagli stranieri, compresi gli italiani. Ieri verso mezzogiorno un tranquillo sabato di relax si è trasformato in un incubo. Le testimonianze dei sopravissuti sono agghiaccianti: «È una carneficina. Ho toccato gli occhi di quattro persone uccise ed uno di loro era un bambino» racconta un ex soldato britannico scampato al massacro. L'ultimo bilancio, riferito in tv dal presidente kanyano Uhuru Kenyatta, è di almeno 39 morti e 150 feriti. «Ho perso alcuni familiari stretti», ha aggiunto. Una decina di italiani sono scampati alla strage. La Farnesina ha confermato l'uccisione di un cittadino somalo, con permesso di soggiorno a Torino, che si trovava nel super magazzino probabilmente con la moglie italiana incinta. Mentre il ministro degli Esteri inglese William Hague ha detto che tra le vittime ci sono «senza alcun dubbio» cittadini britannici. Ci sono anche due vittime francesi. Fra 10 e 20 uomini armati di Kalashnikov (e pare anche tre donne) hanno assaltato il Westgate mall, il centro commerciale più grande di Nairobi. Gli assalitori portavano dei turbanti neri per mascherarsi. Ognuno aveva in spalla uno zainetto con munizioni e granate. I terroristi hanno lanciato, senza pietà, bombe a mano fra i clienti.
Nella serata di ieri, gli Al Shabaab, i seguaci di al Qaida in Somalia rivendicavano la strage su twitter facendo riferimento proprio ad un attacco simile in India del 2008: «Ricordate Mumbai? Sarà una lunga battaglia». Gli integralisti in Somalia, sconfitti dall'esercito del Kenya che ha invaso il paese due anni fa, minacciavano da tempo rappresaglie. Il Westgate mall attaccato ieri era nella lista degli obiettivi. «Sono arrivati e hanno lanciato una granata. Siamo subito scappati mentre aprivano il fuoco. Sparavano e urlavano» racconta un ragazzo di 18 anni, Manish Turohit, scampato all'inferno. Elijah Kamau, un altro testimone, spiega che i terroristi dicevano «ai musulmani di alzarsi e andarsene. Il loro obiettivo sono i non islamici». Alcuni non solo li hanno visti sparare, ma pure uccidere senza pietà. «Hanno giustiziato delle persone a sangue freddo» racconta un certo Jay. Secondo dei testimoni gli assalitori parlavano somalo o arabo. «I mujaheddin hanno ucciso solo gli infedeli, un centinaio», hanno twittato i ribelli Shabaab.
La dinamica dell'attacco e la brutalità della strage ricordano l'azione terroristica che ha messo a ferro e fuoco il centro di Mumbay nel 2008 provocando quasi 200 morti. Ieri il centro commerciale era affollato dai più piccoli. Il Westgate è frequentato da molti stranieri compresi israeliani e dai benestanti del Kenya. Le tv locali hanno trasmesso in diretta le drammatiche immagini dei clienti insanguinati ed in fuga. Diversi erano bianchi con il volto terrorizzato. I soccorritori hanno trasportato i feriti, compresi i bambini, sui carrelli della spesa. Fra i clienti intrappolati c'erano sicuramente sei italiani, che sono riusciti a mettersi in salvo, ma altri potrebbero essere rimasti intrappolati o nascosti fra gli 80 negozi ed un intero piano di ristoranti. «Abitiamo ad un chilometro e mezzo dal Westgate e ci andiamo a fare la spesa. Questa mattina (ieri nda) mio genero, che lavora per l'Onu, era in macchina nelle vicinanze e ha soccorso due americani scappati dal centro commerciale che vagavano sotto choc» racconta a il Giornale la triestina Mariuccia Corda. «Un'amica tedesca con il bambino è rimasta due ore nascosta prima di salvarsi - spiega la veterana del Kenya - Avrebbe potuto andarci anche mia figlia Marta con il suo bebè. Siamo tappati in casa perché le strade sono bloccate e sopra di noi volteggiano gli elicotteri».
Polizia e soldati sono entrati nel centro commerciale ingaggiando combattimenti con il commando, che sarebbe stato isolato. Uno degli assalitori è morto in ospedale dopo gli scontri. I corpi speciali erano pronti ad agire col buio, ma i terroristi, che hanno almeno 36 ostaggi, potrebbero farsi saltare in aria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.