Usa, occhi puntati sulla Florida per la convention repubblicana

Lunedì in Florida parte la convention repubblicana. Apprensione per l'uragano Isaac. Intanto Obama, ancora in testa nei sondaggi ma in affanno nella raccolta fondi, difende il sistema sanitario nazionale

Usa, occhi puntati sulla Florida per la convention repubblicana

Lunedì a Tampa (Florida) parte la convention repubblicana. Per quattro giorni i riflettori saranno puntati su Mitt Romney e il suo vice, Paul Ryan. Romney intende sfruttare al meglio la convention per trasmettere all'America il suo lato umano, dopo che, da mesi, gli spot democratici lo dipingono come un cinico miliardario che se ne frega del prossimo e, da manager, ha pensato solo ai soldi e alla bella vita. Urge correre ai ripari: ampio spazio, dunque, alla famiglia. A partire da Ann Romney, la moglie di Mitt, che martedì salirà sul palco per raccontare l'uomo con cui divide la vita da più di 40 anni. A Tampa, ovviamente, ci saranno anche i cinque figli (maschi) dell’ex governatore del Massachusetts con le rispettive consorti, e 15 dei suoi 18 nipoti.

Sul palco, dopo la famiglia, saliranno anche alcuni atleti, che hanno avuto modo di conoscere Mitt quando lui organizzò le Olimpiadi invernali di Salt Lake City del 2002, e alcuni parrocchiani che aiutò quando era alla guida
della diocesi mormona di Boston. "L’obiettivo è definire un po' meglio la figura di Mitt", ha spiegato il primo consigliere di Romney, Ron Kaufman. Tutto è studiato ad arte per trasmettere un'immagine solida, seria e rassicurante.

La convention, che si terrà dal 27 al 30 agosto al Tampa Bay Times Forum, ufficialmente servirà a formalizzare la
candidatura presidenziale di Romney chiarendo la linea del partito sui principali temi emersi nel corso della campagna elettorale. Circa 50.000 persone raggiungeranno la Florida per il grande appuntamento repubblicano: i delegati eletti durante le primarie e i caucus, ma anche deputati, senatori, politici locali, funzionari di partito, volontari, giornalisti e simpatizzanti.

Previsti gli interventi del governatore del New Jersey, Chris Christie, dall’ex rivale di Romney, Rick Santorum, ritiratosi dalla corsa alla Casa Bianca lo scorso 10 aprile. Mercoledì sarà il turno del senatore John McCain, candidato alla Casa Bianca nel 2008, insieme a Condoleezza Rice, ex segretario di Stato e Paul Ryan, vice di Romney.
Sembra scongiurata, nel frattempo, l’ipotesi che la convention possa essere spostata a causa dell’uragano
Isaac, che minaccia ancora le coste della Florida.

Obama difende il Medicare

Nel suo discorso radiofonico settimanale Barack Obama ha lanciato un appello per la protezione del sistema sanitario nazionale, Medicare, accusando i Repubblicani di volerlo smantellare. "Qui in America crediamo che le promesse vadano mantenute, specie nei riguardi delle persone anziane che hanno dedicato la loro vita al lavoro e meritano di poter godere degli anni della vecchiaia: è per questo che esiste Medicare, ed è per questo che dobbiamo rafforzarlo e preservarlo per le generazioni future", ha concluso Obama.

Il tema Medicare è tornato alla ribalta dopo che Romney ha scelto come compagno di ticket Paul Ryan, famoso per un piano di tagli alla spesa pubblica federale che comprende anche il servizio sanitario nazionale.

Presidente avanti nei sondaggi ma indietro nei fondi

Secondo gli ultimi sondaggi a livello nazionale Obama è avanti di 4-5 punti. Alla fine, però, la battaglia si gioca stato per stato (ciascuno dei quali assegna un certo numero di "grandi elettori"). Secondo molti analisti saranno decisivi sei stati chiave: Florida, Ohio, Pennsylvania, Colorado, Virginia e Wisconsin. Ma saranno importanti anche Iowa, Michigan, Nevada, New Hampshire, New Mexico e North Carolina.

Allo stato attuale Romney è in forte vantaggio come fondi a disposizione (186 milioni per lui, 127 per il presidente). Negli ultimi due mesi il divario è raddoppiato, segno che Obama fatica a raggranellare soldi e, soprattutto, spende di più (ha sedi elettorali in tutti e 50 gli stati). La battaglia si giocherà, fino all'ultimo, anche sui soldi.

Ovviamente oltre a raccoglierli bisogna spenderli bene. Romney presto inizierà a bombardare il Paese di spot in tv. Ma a giocare un ruolo chiave, forse più di quattro anni fa, sarà anche Internet e i social media. Su questo fronte, al momento, Obama sembra non avere rivali.

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