La Commissione europea dichiara guerra ai bagagli smarriti negli aeroporti. Il paladino della crociata in difesa della tranquillità di chi vola è il commissario ai Trasporti, Antonio Tajani. «Dal punto di vista normativo occorre un’autorità nazionale di riferimento - spiega -. Vanno centralizzate le responsabilità e rafforzati i diritti del passeggero che perde la valigia». Già alcuni mesi fa, dopo le denunce da parte di alcuni media riguardo l’eccesso di valigie disperse negli scali europei, Tajani, vicepresidente dell’esecutivo Ue, ha avviato un’indagine per quantificare il fenomeno. I dati hanno confermato quello che chiunque vola spesso sa già per esperienza diretta: i colli smarriti sono tantissimi, è difficile ritrovarli e, se non vengono restituiti, è ancora più complicato avere un adeguato risarcimento.
«Si tratta di una questione grave dalle proporzioni preoccupanti», conferma Tajani che fornisce tutti i dati. In Europa ogni minuto si perdono 7 bagagli, ovvero 416 colli all’ora per un totale di 10mila al giorno. «In sostanza viene smarrita in media una valigia ogni 64 passeggeri - prosegue il commissario ai Trasporti -. Un numero eccessivo ed inammissibile».
Non esistono dati analitici per i singoli scali. A livello mondiale la Sita (Société Internationale de Telecommunications Aéronautiques) nota un miglioramento perché dopo cinque anni di aumento costante, nel 2008 i bagagli perduti si sono fermati a 32,8 milioni contro i 42,4 milioni del 2007, con un decremento pari al 20 per cento. Una valigia per ogni 3mila passeggeri però non viene mai più ritrovata, ovvero circa un milione all’anno. Nel mondo si perdono 90mila colli al giorno e di questi 10mila soltanto in Europa. Nel Vecchio Continente, nel periodo compreso fra gennaio ed ottobre 2008, sono arrivati in ritardo 4,6 milioni di bagagli e durante l’inverno 2008/2009 i colli smarriti sono stati 13 ogni mille passeggeri, mentre l’anno precedente erano stati 15,5. In totale circa il 15 per cento dei colli perduti non viene restituito al proprietario entro le 48 ore. Inoltre il risarcimento per una valigia persa e i disservizi in generale non supera i 1.100 euro.
Come si fa a dire basta alle attese angoscianti davanti al recupero bagagli con il nastro che continua a girare desolatamente vuoto dopo che tutti hanno ritirato la loro valigia mentre la nostra non è mai arrivata? Per il momento si può adottare la soluzione scelta dallo stesso commissario Tajani che confessa di viaggiare «sempre con il solo bagaglio a mano». Ma la Commissione è intenzionata ad affrontare il problema che, specifica sempre Tajani, «non è legato a Fiumicino o Malpensa ma è mondiale» ed ha diverse cause, fra le quali «errore, malafede o dolo». Lo smarrimento dei bagagli è un grave danno per i passeggeri e per le compagnie aeree che sono giuridicamente responsabili e spendono somme ingenti per i recuperi e il risarcimento.
Dunque Tajani annuncia che in ottobre avvierà un’ampia consultazione pubblica sui diritti dei passeggeri aerei che culminerà in una conferenza che si terrà all’inizio del 2010. Parallelamente verrà realizzato uno studio sui regolamenti che riguardano appunto la protezione dei diritti dei passeggeri in caso di smarrimento, ritenuti inadeguati e dunque da aggiornare.
Tajani poi apprezza le iniziative come quelle della Sita che ha promesso di mettere a disposizione dei passeggeri chioschi di autoconsultazione per la localizzazione dei bagagli perduti entro la fine dell’anno o l’intenzione annunciata da alcune compagnie aeree di integrare un microchip nell’etichetta dei bagagli da trasportare in modo da renderli sempre rintracciabili. L’impegno della Commissione sarà comunque quello di rafforzare i diritti del passeggero, adeguando le normative.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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